L’inverno continua e continuerà a latitare nei Paesi dell’area euromediterranea: è quanto emerge dagli ultimi modelli di previsione, che vedono, a medio-lungo termine, ancora una lotta serrata tra l’anticiclone delle Azzorre e il vortice polare. Tutto ciò si tradurrà in veloci correnti atlantiche sull’Europa centrale e, a tratti, sul Nord Italia, che manterranno alla larga qualsiasi tentativo di irruzione fredda sulla nostra Pensiola. L’alta pressione rimarrà, dunque, assai stabile e vigorosa sul Mediterraneo centro-occidentale, mentre le perturbazioni saranno confinate alle latitudini più settentrionali. Dopo il passaggio instabile atteso tra il 10 ed il 13 Dicembre, con piogge e rovesci sparsi, sulle regioni Tirreniche specialmente, territorio di Fontana Liri e del Basso Lazio compreso, la situazione meteo dovrebbe nuovamente volgere al tempo discreto su buona parte dell’Italia, con il ritorno, però, delle nebbie, nottetempo. Una possibile virata verso l’inverno potrebbe concretizzarsi a partire dalla seconda metà di Dicembre, quando l’attività ciclonica potrebbe farsi più significativa anche sull’Italia. Il condizionale, stante l’anomalia meteorologica in atto, è d’obbligo. Per il freddo vero e la neve anche in pianura, invece, bisognerà attendere…, forse la fine dell’anno. La tendenza è comunque ancora dagli esiti troppo incerti. Personalmente, sono convinto che “mai la stratosfera (porzione dell’atmosfera compresa tra i 12 ed i 50 chilometri dal suolo) si riscalderà, mai l’inverno farà!” Ma, intanto, bentrovati!
Prof. Luigi Iafrate (Meteorologo)