Il caso Maruccio pone un problema all’IDV. Base in rivolta sul web: troppi i casi di candidature sbagliate. Di Pietro cerca di gettare acqua sul fuoco e rilancia le primarie on line per la scelta dei candidati. Si comincia nel lontano 2004 con l’ex atleta Pietro Mennea che in men che non si dica poi passa a Forza Italia. Nel 2006 l’eclatante caso De Gregorio: finì in Senato con il vessillo dell’Idv, ma non impiegò che pochi mesi a passare nel centrodestra e altrettanti pochi mesi a finire in quel registro degli indagati ed in un giugno di quest’anno ha lasciato il carcere per i voti di benevolenza dei suoi colleghi senatori. Nell’ultima legislatura gli errori sono a iosa: a parte Domenico Scilipoti, oramai divenuto molto famoso (ma sarebbe meglio dire famigerato) ed Antonio Razzi che dai banchi dell’Idv alla Camera salvò il governo Berlusconi, la lista è lunga: Giuseppe Giulietti, Aurelio Salvatore Misiti, Pino Pisicchio, Giuseppe Astore, Giacinto Russo, tutti passati dall’Idv al gruppo misto,. In tutto alla Camera ha perso 7 deputati (su 22). Gli stessi del PD…ma su 206! A cui dobbiamo anche aggiungere due senatori (sui 14 iniziali) che hanno abbandonato il Partito, ma lì siamo nella media. Il caso Maruccio arriva pochi mesi dopo le accuse a Paolo Nanni, consigliere provinciale a Bologna, indagato per peculato. Insomma…qualche problemino c’è, inutile negarlo.