ADF, Spilabotte scrive al Prefetto, Scalia concorda sull’eliminazione del cda ma dice: “Progetto fattibile”. De Angelis controreplica: “Progetto bocciato dall’Enac, basta con i soldi buttati al vento”

La Senatrice Maria Spilabotte scrive al prefetto di Frosinone sulla questione delle nomine ADF Aeroporto. Riportiamo il testo della missiva integrale, inviata a S.E. Prefetto Eugenio Soldà. “La presente per segnalarLe, mio malgrado, un fatto assai spiacevole verificatosi nei giorni scorsi a proposito delle nomine del Consiglio di Amministrazione della Società AdF (Aeroporto di Frosinone) costituita da: Provincia di Frosinone con n. 281.918 azioni; Comune di Frosinone n. 26.754 azioni; C.C.I.A.A. n. 124.995 azioni; Consorzio ASI n. 27.716 azioni; Comune di Ferentino n. 1.352 azioni. Oltre ad evidenziare che in un momento di crisi economica, dove il Governo impone forti sacrifici alle famiglie, non serve continuare a pagare una società (ADF) inconcludente ed esosa, mi pare doveroso segnalarle che L’Ente Provincia, a tutt’oggi commissariata con Decreto del Presidente della Repubblica, rappresentata dal Commissario Patrizi e da due sub commissari prefettizi, continua a destinare ingenti somme, quale ente maggioritario, alla suddetta società. La stessa AdF non ha nemmeno più ragione di esistere visti i propri oggetti societari e considerato il fatto che la realizzazione dell’aeroporto di Frosinone come quello di Viterbo e Grazzanise, per anni tra i punti di riferimento della pianificazione ENAC del traffico del bacino laziale-campano, sono stati esclusi dall’Atto di indirizzo del Piano dello sviluppo aeroportuale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, secondo il principio del “via i piccoli scali non indispensabili”. Stupisce dunque che nel frusinate ci si dimentichi dell’insostenibilità economica, tecnica e ambientale di una tale opera e che poco valore assumano le indagini della Corte dei Conti (ricordiamo solo la sentenza 41/2011) sulle inconcludenti attività della società ADF (Aeroporto di Frosinone), onerose per le finanze pubbliche. Sorprende anche che, nonostante l’evidente fallimento del progetto, la Provincia di Frosinone, non abbia messo in liquidità la società stessa, ma abbia addirittura proceduto alla nomina di un nuovo Presidente e CdA , tenendo in piedi un inutile “carrozzone”. Auspico, dunque, un Suo tempestivo intervento riguardo all’operato dell’Ente Provincia e al fine di poter approfondire l’argomento, Le chiedo un incontro a breve.Ringraziandola per l’attenzione, aspetto di poterLa incontrare personalmente e porgo i più distinti saluti”. Ieri l’eurodeputato De Angelis aveva tuonato:  “Basta con gli enti inutili e con lo spreco di risorse pubbliche. Mentre il governo discute giustamente dei tagli ai costi della politica, mettendo in agenda anche l’abolizione delle province, a Frosinone l’amministrazione provinciale in fase di commissariamento ed in via di scioglimento rinnova il consiglio di amministrazione dell’aeroporto nominando il nuovo presidente. E’ arrivato il momento di dire basta ai progetti irrealizzabili che servono solo a pagare le indennità a pochi e le parcelle ai professionisti che disegnano progetti che restano solo sulla carta. Stiamo parlando di oltre tre milioni di euro buttati e questo è uno scandalo”. Oggi sull’argomento interviene anche l’altro senatore ciociaro, Francesco Scalia, che si è speso da sempre per la realizzazione dell’aeroporto: “L’unica cosa che condivido dell’intervento di De Angelis sull’aeroporto è che la società ADF può e deve essere messa in liquidazione perché ormai ha raggiunto il suo scopo. Ricordo, infatti, che la Regione Lazio ha finanziato la costituzione di ADF con 250.000 euro e poi ha assegnato 4 milioni e mezzo di euro per la progettazione preliminare dell’aeroporto di Frosinone. La società, spendendo circa un quarto delle somme stanziate, ha consegnato già nel 2008 alla Regione Lazio il progetto ed ha poi, in esecuzione della delibera della Giunta Regionale che ha localizzato a Frosinone l’aeroporto, compiuto la complessa procedura di valutazione ambientale strategica della variante urbanistica necessaria ai fini della realizzazione del progetto. Quindi, oggi ADF non ha più alcun compito da svolgere, mentre la Regione Lazio, titolare del progetto, se volesse, potrebbe riconvocare la conferenza di servizi, già indetta da Marrazzo, ed aquisire i pareri delle altre amministrazioni coinvolte, per poi bandire la gara per l’affidamento della concessione di costruzione e gestione dell’opera. Quanto alla fattibilità dell’infrastruttura, l’ENAC e l’ENAV avevano sollevato perplessità –senza mai bocciare il progetto- perché l’aeroporto di Frosinone avrebbe potuto interferire con il traffico generato dall’aeroporto di Grazanise, da realizzare nel nord della Campania. Ebbene, l’atto di indirizzo del Governo, che ha cassato definitivamente l’aeroporto di Viterbo, ha anche cassato l’aeroporto di Grazanise. Oggi non solo non esistono ostacoli tecnici alla realizzazione di Frosinone –per la verità superabili anche se Grazanise fosse stato confermato- ma il nostro è l’unico aeroporto che può realizzarsi nel Lazio ed ospitare parte del traffico oggi operante su Ciampino. Ricordo, infatti, che lo stesso atto di indirizzo del Governo prevede la chiusura di Ciampino. Quanto alla metropolitana di superficie per Roma, è parte integrante del progetto dell’aeroporto, anch’essa già approvata dalla Regione e condivisa da RFI. Infatti, spostare la stazione di Frosinone nella zona aeroportuale ed utilizzare la tratta dell’alta velocità con navette dedicate al collegamento con Roma richiede, per l’equilibrio economico-finanziario dell’operazione, una massa di utenti per tale collegamento che solo la presenza dell’aeroporto può generare. Infine, l’aeroporto di Frosinone è in tutti i programmi elettorali dei DS e della Margherita ed è nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, approvato dall’Amministrazione Provinciale da me presieduta, con il consenso di tutte le amministrazioni comunali, degli enti, delle associazioni di categoria, dei sindacati della Provincia”. Ma l’eurodeputato Francesco De Angelis controreplica in maniera decisa: “Altro che perplessità: l’Enac ha bocciato in maniera chiara ed inequivocabile il progetto dell’Aeroporto ed il governo non lo ha inserito nel Piano dello sviluppo aeroportuale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Basta con le farse e con lo sperpero dei soldi pubblici. Tre milioni di euro buttati al vento per non fare nulla, un vero spreco in un momento di crisi  per le famiglie, per le imprese e per i lavoratori. Via i carrozzoni, via gli enti pubblici inutili, via le consulenze, via i progetti di opere che costano fior di quattrini ma non vengono realizzati e restano solo sulla carta”.

 

 

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