PD di Frosinone, niente sfiducia ma un percorso condiviso verso il congresso


Un’altra giornata campale per il PD di Frosinone. L’aria è tesa ed il clima è infuocato, non soltanto per il gran caldo, all’interno dell’Hotel Cesari. La sala è gremita, l’attesa è tanta. E’ prevista la discussione e la votazione della mozione di sfiducia. Il consigliere regionale Mauro Buschini illustra la mozione, sottoscritta da 116 componenti dell’assemblea, per sfiduciare il segretario provinciale Sara Battisti. Tensione al momento dell’intervento di Carlo Pittiglio, estremamente critico nei confronti dell’area che fa riferimento al deputato europeo Francesco De Angelis, con accuse personali all’eurodeputato. Quando l’onorevole De Angelis si alza per prendere la parola, scoppia un battibecco acceso proprio con Pittiglio. In sala, intanto, anche Adriano Lampazzi ed Enrico Pittiglio discutono molto (forse troppo) animatamente. I vicepresidenti Crescenzi e Vacana faticano a riportare la calma (ed anche durante la giornata non mancano momenti di discussione e polemiche con i delegati). Il segretario regionale Enrico Gasbarra invita alla calma, rivolge un appello all’unità. Stefania Martini, firmataria di un documento assieme ad Ermisio Mazzocchi e Vincenzo Cacciarella, chiede di non procedere alla votazione della sfiducia e di fermarsi e riflettere, in attesa del congresso. La seduta si sospende per oltre due ore. Al rientro, il consigliere regionale Mauro Buschini comunica: Richiamando il senso di responsabilità a cui ha fatto riferimento il segretario regionale Gasbarra, è stato redatto un documento unitario che prevede: 

-l’elezione di un Presidente, espressione delle due mozioni di sfiducia presentate in federazione; al presidente sono conferite, in deroga allo statuto, gli stessi poteri del segretario provinciale; il segretario ed il Presidente guideranno congiuntamente il Partito verso il congresso.

Per la gestione del congresso:

– l’elezione di un organismo paritetico per il congresso composto da dieci membri (5 espressione di coloro che hanno presentato la mozione di sfiducia e cinque rappresentativi dei contrari); non sono ammesse deroghe di funzioni di diritto istituzionali o di altre aree politiche che sarà presieduto dal regionale; il presidente di tale organismo sarà nominato dal segretario regionale;

– il tesseramento è affidato ad un dirigente regionale nominato dal segretario regionale;
– l’azzeramento della segreteria provinciale;
– il superamento immediato della commissione di garanzia nel corso dell’ultimo congresso e le funzioni della commissione saranno svolte dall’organismo di cui al punto 2
– il tesoriere è affiancato da un membro delle mozioni di sfiducia ed insieme comporranno l’ufficio di tesoreria.
Contestualmente si propone come Presidente del Partito Antonino Scaccia (attuale capogruppo consiliare PD di Alatri)

Sottoscrittori: Mauro Buschini, Antonio Cinelli, Francesco Scalia, Alberto Festa.

Buschini spiega: “E’ un passo in avanti nello sforzo che ci ha chiesti il segretario regionale Gasbarra, per far arrivare il partito al congresso in una gestione condivisa e con ampie garanzie per tutti”. Il tesoriere Giovanni Nichilò esprime il proprio dissenso nel vedere la propria figura affiancata da un’altra persona: “Non mi serve un tutore”. Stefania Martini apprezza questo sforzo fatto per ricercare una gestione condivisa. La segretaria dei giovani democratici Martina Innocenzi annuncia il voto contrario e si dice delusa di questo epilogo. La Senatrice Maria Spilabotte si dissocia dal documento ed annuncia la propria astensione in maniera critica: “Questa è una soluzione che non fa chiarezza e rischia di procastinare l’ingessamento del Partito. Non possiamo non rispettare l’ordine del giorno, c’era una mozione da votare. Adesso vedo solo tanta ipocrisia a cui mi sottraggo. Mi dispiace dovermi astenere e soprattutto non poter condividere l’elezione di una persona che stimo come Tonino Scaccia a Presidente del nostro Partito”. Tra i mormorii dei presenti che chiedono di votare il documento, proseguono rapidamente gli interventi di Ambroselli, Frate e Scaccia. Molti, dopo aver intuito che non vi sarà più la votazione sulla sfiducia, lasciano l’aula. Si vota: 49 si, 5 contrari ed 8 astenuti. Il rappresentante del Circolo di Fontana Liri Gianpio Sarracco si è astenuto: “Intanto critico che si sia giunti a questa conclusione nella giornata di oggi, dopo aver mobilitato tutti i delegati con un ordine del giorno ben preciso, quello della mozione di sfiducia. La mozione di sfiducia, per quanto un atto dirompente, avrebbe permesso di fare chiarezza sulla gestione del Partito. Si è scelti invece, per l’ennesima volta, di non decidere”. A seguito dell’assemblea, il consigliere regionale Mauro Buschini ha diffuso una nota stampa in cui dichiara: “E’ stata trovata una idea condivisa sulla quale l’assemblea ha approvato un documento che getta le basi verso un percorso congressuale in cui tutti si possano sentire garantiti e non più soltanto una parte. Ci riteniamo soddisfatti della soluzione individuata, a cui si è giunti solo dopo aver presentato la mozione di sfiducia. Abbiamo raccolto l’appello del segretario Gasbarra ad un senso di responsabilità. Il documento prevede l’elezione di un Presidente espressione delle due mozioni di sfiducia presentate che, in deroga allo statuto, avrà gli stessi poteri del segretario provinciale; l’azzeramento della Commissione di Garanzia; l’azzeramento della segreteria; l’elezione di un organismo paritetico che sarà presieduto dal regionale; l’affiancamento del tesoriere con una persona di garanzia delle due mozioni di sfiducia presentate; l’organismo per il tesseramento sarà guidato da un commissario regionale. Riteniamo che vi siano le giuste e doverose garanzie per tutti per far si che possano emergere proposte politiche divergenti all’interno di un quadro chiaro di regole condivise. Ora si apre la sfida del congresso, per cambiare davvero il PD. Noi faremo la nostra parte affinché questo Partito diventi la forza dei riformisti, che punti a governare nel miglior modo possibile il Paese ed i territori. Per governare bene c’è bisogno di un partito forte ed organizzato ed il congresso sarà l’appuntamento che consentirà che questo accada. Rivolgiamo i nostri migliori auguri ad Antinino Scaccia, che avrà un compito molto delicato ma che siamo certi saprà svolgere nel migliore dei modi. A lui giunga un caloroso in bocca lupo”. Il neo Presidente Scaccia ha così commentato: “Ringrazio l’assemblea per il delicato compito che mi ha assegnato. Svolgerò il mio ruolo con il massimo impegno e totale dedizione al Partito. Dopo un periodo caratterizzato da forti scontri, oggi è prevalso il senso di responsabilità: abbiamo gettato le basi per costruire un clima più disteso all’interno del nostro Partito in vista del rinnovo congressuale. In quella sede ci potranno anche essere linee politiche divergenti, ma la discussione avverrà sui contenuti e soprattutto all’interno di un quadro di regole condivise, a garanzia di tutti. Regole certe, vere e condivise per far si che vi sia un cambiamento vero”. Anche il PD Lazio ha diffuso un comunicato in merito: “L’assemblea provinciale del Partito democratico di Frosinone ha eletto Antonino Scaccia nuovo presidente dei democratici della Ciociaria. Il voto è venuto nel primo pomeriggio, al termine di un serrato confronto sviluppato nel corso della mattinata, su un documento definito ‘unitario’ subito dopo la mediazione ed il richiamo del segretario regionale del Pd, Enrico Gasbarra “all’unità e alla responsabilità”. Scaccia affiancherà l’attuale segretario della federazione di Frosinone, Sara Battisti nella conduzione del partito provinciale, anche per aprire il percorso che porterà in autunno al congresso del Pd. Il documento approvato prevede, inoltre, la composizione di un’apposita Commissione per il congresso composta da 10 membri e presieduta da un dirigente del Pd che sarà indicato direttamente dal segretario Enrico Gasbarra, nel contempo la segreteria regionale dovrà individuare una figura che gestisca le fasi del tesseramento 2013. Oltre ai delegati, all’Assemblea hanno preso parte l’europarlamentare Francesco De Angelis, il senatore Francesco Scalia, i vice segretari regionali del Pd, Paolo Bianchini e Domenico Giraldi ed il consigliere regionale Mauro Buschini”. 

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