Il sindaco del comune di Pofi (Frosinone) si offre per l’affidamento di Silvio Berlusconi. Con una lettera ufficiale di disponibilità. Quella appunto data dal sindaco di Pofi ad ‘ospitare’ il Cavaliere ove quest’ultimo decidesse di scontare la sua pena in affidamento ai servizi sociali piuttosto che agli arresti domiciliari. Nonno vigile davanti al cancello della scuola primaria o volontario alla Mostra Mercato del Fiore, che ogni anno porta da queste parti migliaia di persone, o anche custode al Museo Preistorico. Spiega il Sindaco Tommaso Ciccone: “Pofi avrà pure meno di cinquemila abitanti, sarà anche sconosciuto a chi risiede oltre i confini della Ciociaria, ma di sicuro offre diverse opportunità per chi è costretto a svolgere servizi (più che altro di natura sociale) per un certo periodo di tempo. I servizi sociali di Pofi sarebbero fieri, orgogliosi e onorati di accoglierlo a scontare la pena con qualche ora al giorno di attività socialmente utile»”. Per questo ha inviato una lettera ufficiale (con tanto di carta intestata del Comune) al pubblico ministero Ferdinando Pomarici, presso la Corte d’Appello di Milano, e per conoscenza agli avvocati Ghedini e Coppi, legali di Silvio Berlusconi. Tutto qui. Silvio Berlusconi dovrò scegliere tra i domiciliari e l’affidamento ai servizi sociali dal 16 settembre al 15 ottobre (termine ultime). Da Pofi si attende con fiducia.