Rottura. Il PDL esegue gli ordini di Berlusconi ed apre la crisi di governo. Berlusconi coglie tutti di sorpresa e diffonde la nota: ed è rottura totale con il governo Letta. Berlusconi: «Ho invitato la delegazione del Popolo della Libertà al governo a valutare l’opportunità di presentare immediatamente le proprie dimissioni per non rendersi complici, e per non rendere complice il Popolo della Libertà, di una ulteriore odiosa vessazione imposta dalla sinistra agli italiani». A seguire il vicepremier Alfano annuncia: «I ministri del Pdl rassegnano le proprie dimissioni». Poi arriva la nota formale di dimissioni, firmata da Angelino Alfano, Nunzia De Girolamo, Beatrice Lorenzin, Maurizio Lupi e Gaetano Quagliariello. Commento duro dal segretario del PD Guglielmo Epifani. Le dimissioni dei ministri del Pdl “sono una ulteriore azione di sfascio per l’azione del governo. Aprono formalmente nei fatti una crisi, dovremo valutare esattamente le conseguenze di questo. L’irresponsabilità sta salendo a livelli che non erano razionalmente valutabili”. Il segretario del Pd individua comunque una priorità. Cambiare la legge elettorale prima di tornare alle urne “è un passaggio obbligato”. Caduto nel vuoto l’appello di Napolitano di ieri alla stabilità.
Lino Bianchi
Set 29. 2013
E intanto Grillo se la prende con Napolitano.
Aarriva a supporre inconfessabili promesse, non mantenute, fatte a Berlusconi.
Non arriva, invece, a dubitare degli eventuali impegni non mantenuti da quest’ultimo.
Nei confronti di persona di specchiata onestà e coerenza che mi onoro di avere come Presidente della Repubblica.
La sola coerenza concretamente, invece sempre dimostrata dal Sig. Grillo, è il sostegno alla strategia del condannato in via definitiva.
Egli adesso punta alle elezioni anticipate con l’attuale legge.
E Grillo la sostiene: da vero alleato.
Lino Bianchi