Il PDL, facendo saltare l’ultimo consiglio dei ministri che avrebbe dovuto approvare la “manovrina” per stoppare l’aumento dell’Iva, regala agli italiani una maggiore tassazione: oggi, 1 Ottobre, l’Iva aumenta dal 21 al 22%. Scarpe, vino, birra, tv, radio e computer, mobili, giocattoli, detersivi, parrucchieri e benzina: la raffica di rincari interesserà tutti i beni perché, se anche quelli di prima necessità come pane, carne, pesce e latte non sono soggetti all’aumento, ne potrebbero subire gli effetti a causa dei maggiori costi di trasporto. L’aliquota che cresce è quella ordinaria che si applica ai beni e i servizi che non rientrano nell’aliquota ridotta al 10% o in quella super ridotta al 4% riservata a pane, burro, latte, frutta e ortaggi e altri alimenti di prima necessità. E quello che scatta oggi sarà il secondo rialzo di un punto nel giro di due anni: l’aliquota era già salita dal 20 al 21% dal settembre 2011, con un provvedimento dell’allora governo Berlusconi. Due punti in due anni. L’ultimo regalo di Berlusconi. Sperando che sia l’ultimo!