Seconda parte dell’articolo sui rischi derivanti da OGM. Appare chiara l’irreversibile contaminazione dell’ambiente e dell’agricoltura da parte degli OGM, definita inevitabile dalla DIR 2001/18/CE in materia, a seguito del rilascio nell’ambiente ed a causa del Trasferimento Genico Orizzontale (TGO) di particelle di DNA transgenico non digerito, che si diffondono attraverso le catene alimentari ed i microrganismi, con rischi imprevedibili ed incommensurabili per l’uomo e tutta la biodiversità planetaria. L’EFSA, l’ente che dovrebbe garantire la sicurezza alimentare, basa oggi i suoi pareri “scientifici” (?!) – beninteso non vincolanti – solo sui datinforniti dalla MONSANTO o dalle altre ditte produttrici di OGM, proprietarie dei brevetti..Cioè come chiedere all’oste se il vino è buono. L’autorizzazione alla semina del Mais Mon 810 dovrebbe essere scaduta e ad oggi non ancora rinnovata, come affermato financo dall’ex Ministro Zaia. Intanto è da registrare che sia la Germania, come pure la Francia hanno fatto un brusco dietrofront sugli OGM, di fronte alla conclamata evidenza dei pericoli per la salute e l’ambiente accertati dalle ricerche indipendenti pubblicate negli ultimi anni. Sui pericoli accertati per la salute degli OGM si invita a leggere il libro di Arpad Puzsat “La sicurezza degli OGM”. Si dovrebbe,pertanto, rendere necessario vietare ogni importazione di OGM in Italia e, se possibile, in Europa, atteso che non si sono registrate confutazioni scientifiche alle ricerche citate nel testo. (Mario Arcese)