Non si placano le polemiche, ma il congresso va avanti.

Nonostante la tensione resti altissima e nonostante alcune note diramate da alcuni componenti della Commissione Congressuale del PD di Frosinone, il congresso va avanti. Oggi, nel giorno dei Santi, infatti, a Ceccano, si sta svolgendo il congresso di Circolo. Difficile stare dietro a tutto, tra lanci di comunicati ed agenzie varie. L’articolo è necessariamente lungo, perchè molti sono i fatti avvenuti. Prima i tre candidati autosospesi, Sara Battisti, Alessandro Martini e Mario D’Alessandro hanno diramato una nota: “Lo svolgimento del Congresso Provinciale ha subito delle gravissime scorrettezze che ne hanno danneggiato e inficiato la validità. In questo ambito quello che doveva essere un libero congresso che avrebbe dovuto avere al centro il confronto sereno e costruttivo sull’ identità del PD e sui temi della grave crisi economica della provincia è stato volutamente ridotto ad un campo di calunnie, di falsità e di personali rivalità. Tutto questo rende impossibile portare a termine i 44 Congressi di Circolo che si dovrebbero svolgere sino a domenica 3 novembre. Si è voluto deliberatamente e subdolamente dopare la platea congressuale ricorrendo a inqualificabili metodi che hanno soffocato il dibattito e alimentato un clima di sospetti e di diffidenze che non dovrebbero far parte dell’etica politica di ogni militante e di ogni dirigente del Partito Democratico. Casi riscontrabili di anomalie nella gestione del tesseramento, congressi indetti senza rispettare i termini di convocazione e corrette modalità di svolgimento, sono l’indicatore di una fase congressuale rivolta a conservare unicamente postazioni di potere. In questa degenerativa condizione non possiamo non escludere ingerenze di interessi particolari volti a controllare e a interferire con la vita interna del partito con l’intento di snaturare la sua finalità politica, ipotecandone il futuro, per garantire la conservazione di un sistema. Questo non è il Congresso che volevamo e queste non sono le condizioni per costruire il partito che immaginiamo. Per le ragioni che dettaglieremo, nelle prossime ore, con verbali e documentazioni idonee a supporto di quanto denunciato, ci sospendiamo dalla competizione congressuale chiedendo alle Commissioni competenti di annullare il Congresso Provinciale. Ci rendiamo disponibili sin da ora a riferire quanto da noi denunciato negli organismi di garanzia. Non possiamo essere silenti di fronte a queste deplorevoli azioni per non essere complici di un degrado che danneggerebbe tutto l’intero partito con effetti dannosi per la sua credibilità. Vogliamo un partito trasparente, democratico, senza padroni, libero nelle sue scelte nell’interesse di tutti i cittadini di questa provincia e del paese”. Poi addirittura una delibera della Commissione Congressuale del PD di Frosinone (firmata solo da otto membri) inviata anche alla stampa che attesta la sospensione dei congressi. Si legge: “La Commissione Provinciale del Congresso del PD riunitasi in data odierna ha deliberato – in linea con quanto già statuito nella precedente riunione del 31 ottobre 2013 – circa la sospensione cautelativa dei congressi in corso e fissate per le date del 31 ottobre e del 1, 2 e 3 novembre 2013, in attesa che le Commissioni Congressuali Regionali e Nazionali nonché di Garanzia si pronuncino relativamente all’annullamento del Congresso Provinciale, tenuto conto della dichiarata sospensione alla corsa alla candidatura di 3 candidati su 4. Pertanto questo organismo non ha indicato nessuno garante per i congressi fissati e ritiene che chiunque si presenti a tale titolo non è riconosciuto ed autorizzato a svolgere tale funzione. Si invitano, dunque, i Segretari di Circolo a prendere atto della presente deliberazione”. Praticamente l’esatto opposto di quanto asserito nella nota di giovedì 31 Ottobre dal Presidente della Commissione stessa, on. Roberto Morassut. Subito un’altra nota, questa volta firmata da cinque membri, rivolta alla Commissione di Garanzia del PD Nazionale, al responsabile dell’organizzazione del PD nazionale, alla Commissione di Garanzia del PD Lazio, al Segretario regionale del PD LAZIO e per conoscenza al Presidente della Commissione congressuale del PD di Frosinone. La nota ha come oggetto “Precisazioni in merito allo svolgimento del congresso del PD di Frosinone”. Si legge: “Alla luce delle gravi dichiarazioni rilasciate dai tre candidati alla segreteria provinciale di Frosinone è necessario fare chiarezza in merito. Il congresso di sta svolgendo regolarmente e secondo la procedura prevista dal regolamento. Nessuna contestazione emerge dai verbali delle varie assemblee tenutesi fino ad ora. Non vi è alcuna contestazione riportata nei verbali nè dai garanti nè dai segretari di circolo eletti. In merito al tesseramento, ad oggi si sono svolti oltre il 50% dei congressi di circolo ed hanno votato 2709 iscritti, un numero assolutamente in linea con gli anni precedenti. Dalla lettura dei dati dei congressi di circolo, come si evince dall’allegato, non vi è alcuna anomalia, anche perchè nella maggior parte di essi si tratta di circoli piccoli e medio piccoli il cui numero degli iscritti risulta assolutamente compatibile con le dimensioni dei comuni di appartenenza, anche in relazione ai voti ottenuti dal PD in quei paesi, così come chiarisce la direttiva nazionale. Dunque, di che cosa stiamo parlando? Di accuse generiche, sempre vaghe, mai circoscritte, volte solamente a gettare ombre su un risultato che appare sempre più evidente? Chi vuole avanzare rilievi o contestazioni ha tutto il diritto di farlo, ma con riferimenti precisi e documenti alla mano, che sicuramente saranno vagliati con rigore dalla commissione competente. Ad oggi, l’unica contestazione possibile è quella del risultato, ma non è possibile chiedere l’annullamento solo perchè i dati non sono confortanti per i candidati in questione. Per questi motivi il congresso va avanti, per consentire a tutti i nostri iscritti e a chi vorrà aderire di potersi esprimere nel dibattito congressuale provinciale, così come indicato nella nota del presidente della commissione Morassut a seguito di una consultazione con i livelli regionali del partito. A nessuno è consentito di umiliare gli iscritti che hanno già votato e partecipato o quelli che sono in attesa di partecipare e votare. I restanti congressi sono già stati tutti convocati e si svolgeranno regolarmente, con la presenza dei garanti provinciali”. A dar man forte a questa posizione anche la nota diramata dall’altro candidato alla segreteria Simone Costanzo, insieme ai referenti delle due liste a sostegno, ovvero Mauro Buschini ed Aldo Antonetti: “In merito all’andamento del congresso provinciale del PD di Frosinone, viste le dichiarazioni inopportune e decisamente sopra le righe di tre candidati alla segreteria, è doveroso effettuare alcune precisazioni. Il clamore suscitato è assolutamente ingiustificato ed immotivato. Tutto si sta svolgendo nella norma. Ad oggi, dai verbali dei congressi effettuati, non vi è alcuna contestazione riportata negli stessi, né dai parte dei garanti, né dai segretari eletti né tantomeno dagli scrutatori. I dati relativi al tesseramento (2709 iscritti con oltre il 50% dei congressi di circolo effettuati) è un numero assolutamente in linea con l’andamento del tesseramento degli anni passati. Leggendo i dati, non appare alcuna anomalia ed il numero dei votanti è consono sia alle dimensioni demografiche dei comuni dove si sono svolte le assemblee che ai voti riportati dal PD alle politiche ed alle regionali in quei comuni. Siamo di fronte ad un attacco immotivato, assolutamente generico, che non si basa su elementi concreti ma sul nulla. Non ci sono documenti né atti che attestino una sola irregolarità nelle consultazioni avvenute fino ad ora. Non è possibile screditare tutto il Partito solo perché proiettati verso una sconfitta dalle dimensioni sempre più ampie. Questo atteggiamento umilia tutti gli iscritti e quanti avevano il desiderio di partecipare al dibattito congressuale. Non possiamo accettare l’atteggiamento di chi, come un bambino capriccioso, porta via il pallone quando sta perdendo la partita. Per questo motivo il congresso va avanti, per consentire a tutti di potersi esprimere liberamente e portare a compimento il dibattito congressuale”. Della vicenda è stato informato il segretario regionale del PD Enrico Gasbarra, che telefonicamente ha detto di andare avanti. Trapela che la Commissione nazionale di Garanzia (che si riunirà a breve per dirimere alcuni casi scottanti e che dovrebbe discutere anche della questione Frosinone) sia dello stesso avviso in quanto non sembra emergano anomalie: dai dati complessivi non risulta alcun andamento sospetto del tesseramento ma solo un lieve incremento naturale dovuto anche ad un nuovo quadro politico nazionale e regionale del Partito Democratico.

Una Risposta a “Non si placano le polemiche, ma il congresso va avanti.”

  1. stefania martini

    Nov 01. 2013

    Nel leggere le ultime righe di questo articolo in cui si riporta una indicazione “telefonica” di Gasbarra, andare avanti sono in dovere di precisare che ai sensi dei regolamenti vigenti gli unici organismi deputati a pronunciarsi in merito alla decisione assunta di sospendere cautelativamente i congressi sono esclusivamente le commissioni stesse ai vari livelli dove nessuno ha diritto di veto: Pertanto la prosecuzione o no del congresso è materia esclusiva di pronunciamento delle Commissioni per il Congresso Regionale e Nazionale. Purtuttavia se si vuole rispettare un organismo democraticamente eletto si deve aspettare il suo pronunciamento altrimenti non si può dire che si rispettano le regole. Infine la decisione della Commissione provinciale di sospensione deliberata il 31 e nuovamente deliberata oggi 1/11/2013 è stata assunta nella piena regolarità delle norme dei regolamenti. Infine invito a non dare informazioni circa la mancanza di ricorsi inoltrati nei vari congressi perché ciò non risponde al vero . Per La Commissione per il congresso Provinciale Stefania Martini

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