Il 9 Novembre 1989 cadeva il Muro di Berlino

Il 9 novembre del 1989 cadeva il Muro di Berlino. L’Europa si proiettava verso una nuova era. Tante speranze, da allora, sono state deluse e l’Europa attuale non è quella che si immaginava allora, probabilmente, visto che oggi trionfano disoccupazione, precarietà, disagio sociale. Il Muro di Berlino che divideva la città dal 1961. Fu eretto come “barriera di protezione antifascista”, in realtà costituiva un sistema di fortificazioni realizzato dal governo della Germania est per arrestare la libera circolazione delle persone tra Berlino ovest e il territorio della Germania est. Nove novembre 1989. Il Muro non c’è più. Undici mesi dopo la Germania è unita.

(da Repubblica): Il calcio e l’unità tedesca: Quando mancava un quarto d’ora alle otto di sera, l’arbitro Peter Weise fischiò la fine della partita, senza sapere che il giorno dopo avrebbero fischiato la fine di una storia. Otto novembre 1989, Dynamo-Stahl Eisenhüttenstadt 0-0, l’ultima partita a Berlino prima che cadesse il Muro. Il calcio e tutto lo sport tedesco viene unificato. Lo sport doveva provare la grandezza della nazione. La frontiera con l’ovest cadde, la libertà e il capitalismo travolsero il calcio dell’est. Il 15 novembre, solo una settimana dopo, la nazionale della Ddr avrebbe dovuto giocare in Austria una partita di qualificazione per i Mondiali del ‘90. Era una squadra composta da molti under 20, arrivati terzi al Mondiale l’anno prima (incluso Sammer), ed era ancora in corsa per la qualificazione. Sarebbe bastato un pari a Vienna per farcela. Problema. Che si fa? Si gioca, dissero Uefa e Fifa. Ma appena arrivati in hotel, i calciatori orientali trovarono manager, procuratori, agenti della Bundesliga. Tutti a caccia di indirizzi e contatti. Cinquemila tedeschi dell’est viaggiarono per la prima volta all’estero al seguito della nazionale. Finì male. Tripletta di Polster, vinse l’Austria. Sammer aveva le mani tra i capelli seduto in panchina, disperato, quando si voltò e trovò accanto a sé un uomo mai visto prima che gli chiedeva se fosse disposto a trasferirsi a Leverkusen: possiamo parlarne in hotel più tardi? Il 1° dicembre il primo calciatore passato dall’est all’ovest. Thom lasciò la Dynamo Berlino per quasi 3 milioni di marchi: pure lui era stato in campo poche settimane prima nell’ultima partita prima della caduta del Muro. Ai Mondiali andò l’ultima nazionale della Germania ovest e tornò campione del mondo. Con Beckenbauer in panchina. Era già la squadra di tutti, il clima era quello. Fece festa pure parte dell’est, la cui ultima gioia intorno a un pallone risaliva al 1974, gol di Sparwasser, Ddr batte Brd 1-0, ai Mondiali di casa. Era già cambiato tutto, nel calcio cambiavano pure i nomi. Dopo la caduta del Muro, ci fu ancora un torneo della Ddr prima che si unissero pure i campionati: le prime due sarebbero state ammesse alla Bundesliga, cinque alla serie B, le altre alle categorie inferiori. Poi il calcio dell’est è sparito.

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