Renzi avverte il Governo, Letta balla?

Avviso renziano ai governanti: «O si cambia o si muore». Il primo «botto» di Capodanno Enrico Letta lo ha sentito ieri, partito dalla segreteria del Pd e lanciato su Facebook come un ultimatum dal responsabile del Welfare, Davide Faraone: «Questo Pd, con le grandi speranze che suscita, l’Italia, con le sue difficoltà e le sue grandi potenzialità, non può permettersi questo governo e i suoi errori. E non basta un ritocco, un “rimpasto”, o si cambia radicalmente o “si muore”». Matteo Renzi «alza l’asticella» dell’azione di governo come condizione per non buttarlo giù (anche se nessuno vuole parlare esplicitamente di voto anticipato), perché si concretizzino le proposte del partito che, dopo l’uscita di Berlusconi, ha la maggioranza delle azioni di Palazzo Chigi. Proprio Forza Italia infatti coglie la palla al balzo: «Renziani alla riscossa. È partito il countdown per il governo Letta», dichiara Mara Carfagna. Un vero accerchiamento su Letta. Andrea Marcucci rilancia l’ultimatum: «Il governo «non si faccia aspettare come Godot», David Ermini avverte: «cambi marcia». Da via del Nazareno è logico che il governo «debba cambiare passo» e, perché il Pd possa continuare a sostenerlo «il cavallo del governo deve saltare un’asticella più alta», spiega Paolo Gentiloni, allarmato dal «pastrocchio e dallo scarica barile tra governo, Camere e gruppi parlamentari che rivela una forte debolezza del governo». Finora la pressione di Renzi avrebbe fatto comodo allo stesso premier, ma ora Renzi l’asticella «l’ha alzata di altri due centimetri». Il pressing di Renzi è comunque fortissimo: ai primi di gennaio metterà sul tavolo del patto di governo le sue priorità: riforme, job act sul lavoro, diritti civili: dallo Ius soli alla Bossi-Fini, tema più ostico da condividere con Alfano. E la legge elettorale, sulla quale vuole trovare la quadra (con la maggioranza o al di fuori) per avere un voto in commissione prima di metà gennaio.

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