Renzi a capo del Governo: sosteniamolo. Fatta questa affermazione è necessario entrare nel merito delle cose concrete da fare. Il mio punto di vista è di parte: dalla parte dei lavoratori. Ed ho la pretesa di sostenere che l’interesse dei lavoratori è perfettamente coincidente con quello di tutto il mondo del lavoro, delle aziende, degli imprenditori onesti, e dell’intero paese. Sul lavoro ritengo che cambiando le regole non si crea lavoro: si aumenta solo la confusione e l’imbroglio; l’unico provvedimento necessario deve servire a ridurre il numero delle tipologie di contratto ai 3 o 4 tipi di contratto necessari: tempo indeterminato, deteminato, part-time e apprendistato, con una coerente regolamentazione. Sul fronte, poi, della riduzione del cuneo fiscale: tradotto le troppe tasse sul lavoro. Penso che i 10 miliardi di euro ipotizzati andrebbero usati per incentivare contratti di solidarietà nelle aziende per creare posti di lavoro veri, con riduzione d’orario per gli occupari a parità di salario e riduzione fiscale per le aziende che adottano tale sistema. I contratti di solidarietà son già previsti ne va decisa solo l’estensione finalizzata a nuove assunzioni. Questa è l’unica strada concreta che vedo nell’immediato per dare una prospettiva ai giovani disoccupati che potrebbero entrare nel mondo del lavoro per periodi sufficientemente lunghi e con prospettiva di stabilizzazionecon il sostegno della solidarietà degli occupati. Pensare che basta ridurre la tassazione sulle azienda per ottenere maggiori investimenti e nuovi posti di lavoro è una pia illusione. (LINO BIANCHI)