Si sono chiusi i seggi per il secondo turno delle elezioni amministrative. E c’è un’amara sorpresa per il Pd di Matteo Renzi. Dopo 146 sezioni su 172, da Livorno, storica roccaforte della sinistra, arriva un risultato clamoroso: il candidato del M5S Filippo Nogarin è in vantaggio davanti a Marco Ruggeri del centrosinistra: 53,5% a 46,5%. I grillini dovrebbero conquistate anche Civitavecchia, dove il candidato pentastellato Antonio Cozzolino è avanti con il 65,9% dopo 15 sezioni su 53. Il Pd e il centrosinistra conquistano invece Bari (nettamente, De Caro è quasi al 70 per cento dopo 288 sezioni su 345), Modena (dove era già in vantaggio, al secondo turno Muzzarelli è al 60 per cento), Bergamo, con il renziano Giorgio Gori con il 53,5%, Pescara con Marco Alessandrini davanti con il 65% dopo 154 sezioni scrutinate su 170, tutto il Piemonte, tra cui Vercelli (con Maura Forte è quasi al 66%) e Biella, a Pavia (dove Depaoli del Pd è sorprendemente al 53% dopo 77 sezioni scrutinate su 83) ed è in vantaggio a Pescara (Marco Alessandrini è davanti con il 64,8% dopo 71 sezioni su 170), Cremona, Terni (Leopoldo Di Girolamo del Pd è davanti con circa il 60 per cento). Il primo risultato certo annunciato dalla governatrice del Friuli venezia Giulia Debora Serracchiani, è la vittoria del candidato del Pd Giuseppe Gaiarin a Porcia (Pordenone), sede Electrolux. A Perugia, Potenza e Padova, il centrosinistra sembra uscire sconfitto per mano del centrodestra. Andrea Romizi del centrodestra è davanti nel capoluogo umbro con il 58 a Waldimiro Boccali dopo 134 sezioni su 159. Mentre in Basilicata (66 sezioni su 77) Dario De Luca (Fdi) vince con oltre il 58%, ed è clamoroso, visto che al primo turno Petrone del centrosinistra aveva sfiorato la vittoria, con il 47,8 per cento dei voti, mentre De Luca aveva ottenuto solo il 16,7 per cento. Mentre a Padova è davanti Bitonci, candidato della Lega Nord, con il 53,5% (148 sezioni su 206).