Di speranza non si muore

Riceviamo e pubblichiamo dall’iscritto Alberto Proia. Non c’è più spazio per le iniziative fuori dal coro. I dissidenti del partito che oggi sono rientrati nei ranghi dimostrano che se non si hanno le idee più che chiare e le palle belle grosse è meglio stare allineati, oppure se si ha lo stomaco sottosopra la sola soluzione è dare le dimissioni e uscire dal partito: si evitano figuracce. Oggi dobbiamo convincerci che le cose stanno andando in un modo nuovo: la gente sta con Renzi, il vento tira forte a suo favore. Il tempo che stiamo percorrendo è diverso da quello in cui l’uno doveva correre a riparare i danni dell’altro: tutti si sentivano in diritto di affermare le proprie posizioni. Il nostro leader è meglio non discuterlo, La sua politica è chiara e efficace, non solo ha battuto il nostro vecchio nemico storico Berlusconi e piegato la resistenza di Grillo, ma anche avvicinato, con grande soddisfazione da parte mia, le forze della sinistra ecologistica che sembravano anch’esse distante dalle nostre ragioni politiche e dai nostri programmi. Adesso, non è difficile intravvedere la possibilità di portare a termine le tanto cercate riforme del Senato e dell’articolo quinto. Ho l’impressione che inizieremo e proseguiremo spediti un buon semestre Europeo con un’attività di governo che sicuramente porterà benefici a tutta la popolazione Italiana. Il lavoro della maggioranza avrà un grosso significato politico, darà fiducia e avremo una ripresa anche dell’intera economia. Gli impegni del partito democratico dovranno aver come obiettivo il brillante superamento della scadenza naturale 2018. Con i metodi del Premier, nostro segretario, c’è ormai viva la speranza di un’Italia migliore. ll PD deve viaggiare compatto dando un contributo senza se e senza ma. Noi che abbiamo fatto parte del vecchio partito dobbiamo evitare di essere nostalgici , convincerci che il nuovo elettorato è fatto di uomini e di donne che non guardano di buon occhio i partiti mastodontici ma sono più disponibili a credere a persone che sanno essere trasparenti e facili da capire, non amano più i bla bla, legano le proprie aspettative a persone che agiscono e fanno cose concrete. Gli incalliti del vecchio sistema come Chiti il seguito dei 14 e Mineo, nel contesto politico attuale, riescono solo a farmi rabbia e per certi versi persino pena.

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