Scalia replica a Spilabotte

scaliaNon si placa la polemica nel PD di Frosinone in vista delle prossime elezioni provinciali. Il Senatore Scalia replica alla collega Spilabotte con una nota che riportiamo di seguito: Rispetto alle affermazioni espresse nei suoi confronti dalla senatrice Maria Spilabotte, il senatore Francesco Scalia precisa: “Evidentemente sfuggono a Maria Spilabotte alcuni particolari non insignificanti:

1) è stata la componente del PD cui lei appartiene a stringere con Forza Italia di Mario Abruzzese un accordo dividendosi il cda della Saf e la Provincia e candidando alla Presidenza della prima chi, per essere designato dal centrodestra direttore sanitario della Asl, da consigliere comunale di Frosinone mise in crisi la giunta Marini;
2) è stato il capo della sua componente a non voler parlare di elezioni provinciali negli organi del partito, litigando su questo – come documentato dai giornali- proprio con Antonio Pompeo;
3) è stato il segretario provinciale Costanzo a lanciare sui giornali – non in una riunione degli organi di partito- le primarie per la presidenza della provincia, avanzando la sua candidatura;
4) non si è tenuta alcuna cena ad ostriche e champagne, ma una affollatissima assemblea di sindaci ed amministratori di tutta la provincia che ha candidato Antonio Pompeo alle primarie;
5) è stata la componente del PD cui la Spilabotte appartiene, nell’evidente intento di non fare le primarie, ad approvare senza numero legale un regolamento che prevede per le primarie un sistema elettorale diverso da quello previsto dalla legge per le elezioni provinciali (è come -per fare un esempio- se per le primarie per il Sindaco di Cassino potessero votare solo i residenti di Terelle!);
6) che sia un Sindaco a fare contemporaneamente il Presidente della Provincia lo prevede la legge Delrio, che limita ai sindaci la candidatura a quel ruolo, estendendola eccezionalmente nella sua prima applicazione anche ai consiglieri provinciali uscenti”.
“E comunque – aggiunge Scalia – la sintesi della situazione che si è delineata è che io sostengo la candidatura di un uomo del PD (da sempre), candidato da tanti amministratori del centrosinistra e di forze politiche alleate con il Governo Renzi; la Spilabotte sostiene un esponente di un altro partito in alleanza con Forza Italia e Mario Abruzzese. Quanto, infine, alla rappresentatività della mia posizione politica sul territorio – conclude il senatore dem – vorrei sommessamente ricordare che mi sono sempre confrontato con il consenso, vincendo tutte le competizioni elettorali che nella mia vita ho affrontato, siano esse primarie o elezioni vere: ripeto, tutte! È notorio, invece, che ho molta minore dimestichezza con le tessere. Ma, francamente, al partito delle tante tessere (e magari pochi voti – Veroli docet) preferisco di gran lunga il partito dei militanti veri e del territorio”.

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