PD di Frosinone, regna l’incertezza mentre il clima resta tesissimo. La Direzione Provinciale ufficializza la candidatura di Schietroma

fabiomanciniLa Direzione provinciale del PD di oggi, Sabato 13 Settembre, approva il dispositivo per le primarie ed ufficializza la candidatura di Schietroma quale presidente della provincia di Frosinone ma il clima resto molto teso. Si apprende, dalla pagina ufficiale di facebook del PD di Frosinone, che: “La Direzione Provinciale del PD della Federazione di Frosinone prende atto che, come previsto dal Regolamento per le elezioni primarie per la scelta del candidato Presidente della Provincia, alle ore 20.00 di Venerdì 06/09/2014 è stata presentata una sola candidatura nella persona di Gianfranco Schietroma. La Direzione Provinciale prende atto che le elezioni primarie non si terranno vista la partecipazione alle stesse di un solo candidato e dichiara il sostegno a Gianfranco Schietroma e l’impegno a rispettare il mandato politico programmatico che questa direzione ha licenziato”. Sempre da facebook presenti spiegano che “47 componenti della Direzione rispondono all’appello. Con 1 solo astenuto il dispositivo é approvato”. Ma già c’è chi contesta: “Solo 37 presenti al momento dell’inizio dei lavori, la seduta era da sciogliere”. Intanto durante la Direzione Prov.le hanno rassegnato le dimissioni irrevocabili i civatiani Armando Mirabella e Riccardo Greco rispettivamente dall’Ufficio politico e dalla Direzione prov.le. Ad aggravare la situazione, l’intervento del vicesegretario regionale del PD Claudio Mancini (che si pensava fosse risolutivo sulla vicenda) che benedice la linea intrapresa dall’assemblea, ma che viene smentito da Antonio Abate, vicesegretario regionale del Pd del lazio ha fatto pervenire la seguente nota al Segretario Regionale del PD del Lazio on.le Fabio Melilli, al coordinatore della segreteria regionale on. Marco Di Stefano e ai membri della segreteria regionale pd del Lazio e al Segretario Provinciale. Gli organismi di Partito (ufficio politico e direzione provinciale) hanno deciso per le primarie e per il sostegno a Schietroma. Una parte del Partito non riconosce più gli organismi dirigenti, presentano ricorso alla Commissione di Garanzia Provinciale per mancanza di numero legale (respinto) e pongono in campo la candidatura di Pompeo; un vicesegretario regionale viene a dare l’avallo del PD Lazio a Schietroma, l’altro vicesegretario regionale smentisce tutto facendo supporre l’appoggio a Pompeo. In teoria c’è un candidato, Schietroma, che è stato proposto secondo l’iter delle regole del Partito, attraverso gli organismi dirigenti. Ma poi ce n’è un altro, Pompeo, che, seppur non proposto secondo schemi convenzionali (non si capisce quale organismo di Partito abbiamo mai votato per la sua candidatura) crea forte imbarazzo perchè si tratta di un candidato iscritto al PD. Fuori si semplifica (e forse giustamente): il solito PD diviso per le poltrone. Visto che il PD di Frosinone continua ad essere inadeguato (non è riuscito a portare a termine un congresso provinciale, questo credo che resterà una macchia indelebile!) occorre chiarezza. Il PD Lazio ed il PD nazionale devono fare chiarezza. C’è un caso Frosinone grosso come una casa. Non si può pensare di arrivare con due candidati del PD, il Partito regionale deve, in maniera netta, dire chi è il candidato ufficiale e chi no. Bisogna prendere le decisioni, non si può continuare a non decidere per non farsi “nemici”. Questo continuo rinvio, questo continuo voler far finta di niente sta solamente danneggiando il PD di Frosinone e del Lazio.  Occorre una presa di posizione netta e delle regole precise e chiare: chi non le rispetta sta fuori. Punto. Oggi è alla provincia, domani ci saranno le decisioni sulla Saf (che comunque spettano ai sindaci!!!), dopodomani le elezioni in tanti comuni e poi ancora le elezioni regionali e politiche. Prima che si arrivi al punto di non ritorno, si prenda una decisione!

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