Potrebbero svolgersi domenica 17 maggio (solennità dell’Ascensione) le elezioni comunali 2015. La data, che gira con insistenza nei Palazzi romani della politica, consentirebbe l’abbinamento (l’Election day) delle elezioni regionali e comunali ed inoltre darebbe tempo ad un eventuale accorpamento qualora si dovesse votare anche per le politiche. Ad avvalorare la tesi del voto a maggio, l’emendamento approvato nella legge di stabilità presentatto dai senatori democratici Marcucci e Mirabelli che prevede la facoltà per le sette regioni interessate al voto a marzo 2015 di prorogare il mandato per 60 giorni in modo da tornare alle urne a maggio, insieme ai mille comuni in scadenza. Un modo per istituire un turno elettorale unico, incoraggiare l’affluenza alle urne e risparmiare 150 milioni di euro, calcolano a Palazzo Chigi. Se si votasse a Maggio (questo lo si saprà entro il 31 Dicembre, con l’approvazione della legge finanziaria) dovremmo rivedere il nostro contagiri alla rovescia che da tempo pubblichiamo su “L’Eko” per il countdown alle prossime elezioni amministrative che però era calibrato ad Aprile (si votò il 30 Marzo 2010). Quindi dobbiamo aggiungere 40 giorni circa e così torniamo a 160 giorni.