RIforma della Pubblica Amministrazione

pamGrazie al Senatore Francesco Scalia, riceviamo lo schema del Disegno di Legge in lettura al Senato sulla Pubblica Amministrazione.

Ruolo unico per i dirigenti statali che potranno rimanere in carica per 4 anni (con l’aggiunta di 2 anni se necessario, ma per una sola volta). Licenziamenti facili e stretta sulle assenze dei dipendenti pubblici. Sono solo alcune delle norme contenute nel disegno di legge delega P.a., firmato dalla ministra della Semplificazione Marianna Madia, che oggi è stato approvato dall’assemblea del Senato con 144 voti favorevoli.

Il provvedimento, arrivato a palazzo Madama ad agosto 2014, è ora atteso alla Camera. Tra le novità più rilevanti la delega al governo per la riforma gli Enti pubblici di ricerca (Epr). Viene prevista poi una maggiore digitalizzazione del Paese (arriva un nuovo capo per una Pa digitale), un’amministrazione più snella (con un ampio ricorso al silenzio-assenso) ma più centralizzata (nuovi poteri per il premier), taglio agli sprechi (arriva la ‘scure’ sulle società partecipate e le prefetture) e riordino dei servizi pubblici locali (con premi e incentivi agli enti locali che privatizzano). Ecco le principali novità:

LICENZIAMENTI FACILI E STRETTA SU ASSENZE STATALI

Quando scatta un’azione disciplinare contro un dipendente della P.a. non potranno più passare 100 giorni (come avviene ora), e soprattutto non si potrà più concludere tutto con un nulla di fatto, altrimenti a rimetterci sarà il dirigente responsabile. Il procedimento dovrà essere portato avanti senza escludere il licenziamento. Il governo dunque dovrà legiferare sulla materia introducendo norme in tema di

responsabilità dei dipendenti “finalizzate ad accelerare, rendere concreto e certo nei tempi di espletamento e di conclusione l’esercizio dell’azione disciplinare”.

A INPS CONTROLLO CERTIFICATI MALATTIA STATALI

Le visite fiscali dei dipendenti statali saranno affidate all’Inps (e non più alle Asl). Dunque, all’Istituto dovranno essere attribuite le “competenze” e le “risorse” attualmente impiegate dalle P.a. per l’effettuazione degli accertamenti medico-legali.

RUOLO UNICO DIRIGENTI E RIDUZIONE NUMERO

Con il via libera del Senato alla delega P.a. arriva anche il primo sì al ruolo unico per i dirigenti statali, che saranno scelti in base al “merito” e alla “formazione continua”. Chi vorrà assumere il ruolo non dovrà solamente sostenere un concorso ma dovrà anche superare un altro esame. Fino all’entrata a regime del ruolo unico, potrà essere prevista “ove necessario” la graduale riduzione del numero dei dirigenti. La delega prevede, sempre per i dirigenti, la “definizione dei requisiti e criteri per il conferimento degli incarichi”. L’articolo 10 prevede L’introduzione “di ruoli unificati anche per la dirigenza delle autorità indipendenti”.

DIRIGENTI LICENZIABILI E A TEMPO

I dirigenti della P.a. potranno essere licenziati se privi di incarico. Infatti, dopo essere stati collocati in disponibilità, potrebbero decadere dal ruolo unico. Saranno attribuiti incarichi per quattro anni, rinnovabili – in assenza di concorso pubblico – per altri eventuali due anni. Il rinnovo vale per una sola volta.

CHI SARÀ ESCLUSO DAL RUOLO UNICO DELLA DIRIGENZA

Non rientreranno nel ruolo unico della dirigenza i diplomatici, i medici e i dirigenti dei settori della “veterinaria” e “sanitaria” del Servizio sanitario nazionale.

FINE SEGRETARI COMUNALI. MA PRIMA PONTE DI 3 ANNI

Soppressione della figura del segretario comunale. Prima della cancellazione definitiva, però, viene previsto un periodo ponte di tre anni in cui i segretari potranno continuare a esercitare le stesse funzioni (di legalità), ma dopo essere stati inseriti nel ruolo unico della dirigenza.

STAFFETTA GENERAZIONALE

Arriva la staffetta generazionale per i dipendenti pubblici. La norma – introdotta durante il passaggio in aula – prevede la possibilità per chi è vicino alla pensione di lavorare part-time, mantenendo i contributi pensionistici per il tempo pieno solamente con versamenti volontari. Con le risorse che si renderanno disponibili, a seconda dei part-time, scatteranno nuove assunzioni. Nel testo della delega P.a. si legge: il governo dovrà prevedere “la facoltà, per le amministrazioni pubbliche, di promuovere il ricambio generazionale mediante la riduzione su base volontaria e non revocabile dell’orario di lavoro e della retribuzione del personale in procinto di essere collocato a riposo”. Quindi attraverso la contribuzione volontaria si potrà “conseguire l’invarianza della contribuzione previdenziale”, consentendo allo stesso tempo, “nei limiti delle risorse effettivamente accertate a seguito della conseguente minore spesa per redditi, l’assunzione anticipata di nuovo personale”, rispettando però le norme sui vincoli assunzioni. In sostanza una ‘staffetta’ in versione super light.

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