Polemica sulle dichiarazioni della consigliera regionale Bianchi, Costanzo replica: “Il PD ciociaro è sano”

costanzoPolemica nei giorni scorsi a causa delle dichiarazioni della consigliera regionale Daniela Bianchi. L’on. Bianchi, in una nota stampa, aveva detto che auspicava una mappatura “stile Barca” avvenuta nei circoli PD di Roma anche qui a Frosinone. 

La risposta di Costanzo è stata pacata ma determinata, chiarendo la posizione del partito, elencando le attività messe in campo per la trasparenza. “Nei mesi scorsi, – scrive Costanzo – il Segretario Regionale del PD e la Direzione regionale incaricarono Piero Badaloni per monitorare i circoli e il tesseramento nel Lazio e noi all’unanimità come Ufficio Adesioni Provinciale scrivemmo, immediatamente, al regionale inviando tutti i dati del nostro tesseramento e tutti i dati degli 84 circoli territoriali presenti nella nostra provincia, mettendoci a disposizione per ogni tipo di controllo”.

Il Pd quindi, come afferma Costanzo, ha aperto le proprie porte ad ogni organismo di controllo e vigilanza, sottolineando anche come tutti gli iscritti siano registrati online e come un circolo non è stato validato, a causa del numero abnorme di iscritti. “Su questo tema – conclude Costanzo, accogliendo di buon grado la proposta della Bianchi – tutto è utile e necessario ma credo di poter affermare che sostanzialmente il PD ciociaro è sano, composto di tantissime persone perbene che quotidianamente lavorano con passione per il bene comune”.

(riportiamo il comunicato stampa di Simone Costanzo)

L’enorme inchiesta, denominata Mafia Capitale, che segue le ulteriori inchieste sul Mose di Venezia, sull’Expò di Milano e tante altre in diverse zone d’Italia, ripropone in tutta la sua drammaticità la questione del rapporto spesso incestuoso fra partiti, amministrazioni e affari e di come ci sia bisogno di tenere sempre alta la guardia e di inserire come prioritario il tema dell’etica e della legalità nella nostra azione politica quotidiana e nella scelta della classe dirigente, pensando a ulteriori strumenti di prevenzione e anche di repressione, come sta facendo il Governo Renzi. Su questo, mi sia consentito, di dire che come Partito provinciale abbiamo reagito nella maniera migliore, discutendone pubblicamente con grande indignazione e rabbia e producendo documenti sulla legalità come buone prassi per tutti i nostri amministratori ( anagrafe pubblica degli amministratori, commissione provinciale contro la mafia nelle P.A., Protocollo di legalità, Rotazione dei dirigenti e membri Cda nei comuni e negli enti intermedi, diffondere l’esistenza delle White liste presso la Prefettura ecc. ) cercando di porre in essere tutta una serie di atti per tenere lontana questa realtà che comunque è molto impattante per tutti, anche per i risvolti sui circoli territoriali, come si evince dalla relazione di Barca sul PD romano, pur con tutte le cautele del caso. Nei mesi scorsi, appena ci furono le prime notizie, che facevano emergere un vero e proprio sistema romano, che partendo dal centro destra di Alemanno, investiva settori ed esponenti democratici, il Segretario Regionale del PD e la Direzione regionale incaricarono Piero Badaloni per monitorare i circoli e il tesseramento nel Lazio e noi all’unanimità come Ufficio Adesioni Provinciale scrivemmo, immediatamente, al regionale inviando tutti i dati del nostro tesseramento e tutti i dati degli 84 circoli territoriali presenti nella nostra provincia, mettendoci a disposizione per ogni tipo di controllo, facendo notare che, autonomamente, avevamo proceduto a inviare alla Commissione di Garanzia provinciale e regionale tutti i tesserati online per le verifiche del caso e a non validare un tesseramento in un circolo per il numero abnorme di iscritti, inviando anche tutto questo alle commissioni preposte. Pertanto i primi a chiedere e a fare ogni tipo di controllo possibile siamo stati noi come PD provinciale ma va bene ogni tipo di verifica o mappatura ulteriore, come proposto da Daniela Bianchi. Su questo tema tutto è utile e necessario ma credo di poter affermare che sostanzialmente il PD ciociaro è sano, composto di tantissime persone perbene che quotidianamente lavorano con passione per il bene comune.
Sul versante politico ritengo che ci sia bisogno di un’ulteriore forte e decisiva spinta verso il merito, le capacità e la passione politica spassionata perché per evitare pericolose “ incrostazioni “ o rendite di potere serve l’innovazione politica di uomini e programmi, con coraggio e forza.

Ad ogni buon fine allego un mio comunicato con sintesi delle deliberazioni della Direzione provinciale di dicembre scorso su tale tema.

Costanzo (PD) : promuovere l’adozione di strumenti per prevenire il malaffare nella P.A.. Protocollo di legalità, Rotazione dei dirigenti e membri Cda nei comuni e negli enti intermedi Commissione prov.le contro la mafia, diffondere l’esistenza delle White liste presso la Prefettura.
Il PD a tutti i livelli deve puntare Sì a vincere, ma con dignità. Questo significa con onestà, tenendo fuori il malaffare e la mala politica, senza trasversalismi”. Ad affermarlo è Simone Costanzo, segretario prov.le Pd, che continua “Gli scandali di Mafia Capitale e l’evidente permeabilità del malaffare nella politica – ha affermato Costanzo che sin da subito ha condannato i fatti romani affermando che l’Etica e la Legalità sono valori fondamentali del PD, hanno indotto la dirigenza prov.le a lavorare per far adottare nella gestione della cosa pubblica strumenti per prevenire connivenze pericolose. Da qui l’impegno del PD provinciale guidato da Simone Costanzo (Segretario) e Sara Battisti (Presidente) con l’impegno dei circoli (come Ceprano con il Segretario che ha sollecitato visti i fatti verificatosi nel suo Comune) ad attivarsi attraverso i suoi rappresentanti istituzionali e di partito in tutte le Amministrazioni Comunali della Provincia di Frosinone :
1) per far sottoscrivere il Protocollo di Legalità della Prefettura di Frosinone per consentire di estendere la richiesta delle verifiche antimafia a tutti i contratti esclusi per limiti di valore (cosiddetti sottosoglia) ovvero a tutte le attività che, nell’ambito dei contratti sottosoglia, finiscono per essere di fatto esenti di ogni forma di controllo in quanto assegnate in forma diversa da quelle del subappalto ed assimilati, per le quali non è prevista alcuna forma di controllo in tema di antimafia;
2) per promuovere la rotazione dei dirigenti e dei dipendenti nei comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti e presso l’Amm.ne Provinciale, così come i nominati nei Cda degli enti intermedi per evitare il crearsi di posizioni dominanti, nonché la predisposizione in tempi rapidi di una finestra sui propri siti istituzionali dove pubblicare una serie di informazioni aggiornate, complete e di semplice consultazione dai redditi dei politici ai bilanci degli enti, dalle consulenze ai concorsi, dagli appalti agli incarichi (vista la scarsa propensione a recepire in toto e tempestivamente tutte le normative sull’anticorruzione e sulla trasparenza);
3) per promuovere attraverso i consiglieri provinciali del Partito Democratico l’istituzione presso l’Amm.ne Provinciale l’istituzione della Commissione Provinciale contro la Mafia, più volte sollecitata dal Sindaco di Pastena, Dott. Arturo Gnesi;
4) per promuovere la diffusione della conoscenza dell’esistenza delle liste sull’elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa (white liste) presso la Prefettura di Frosinone, così da prevenire l’infiltrazioni malavitosa nell’economia (visto che sono poche decine le imprese iscritte nelle white liste tenuta dalla Prefettura di Frosinone).
“La provincia di Frosinone – ha continuato il segretario Pd – si trova in una posizione di frontiera con innegabili indici di infiltrazioni camorristiche, in considerazione anche delle rivelazioni dell’anno scorso del pentito Carmine Schiavone sulla presenza di clan sul territorio prov.le e sull’interramento di rifiuti pericolosi”.
“Ad oggi purtroppo – ha affermato al riguardo Costanzo – nonostante il Protocollo di Legalità risulti promosso dalla Prefettura sin dall’aprile 2011, in diverse realtà inspiegabilmente non risulta adottato e sono poche decine le aziende ciociare iscritte nelle White liste della Prefettura di Frosinone, così come in pochi siti istituzionali attiva la pagina trasparenza con informazioni complete”. Simone Costanzo – segretario provinciale PD Federazione Frosinone
PROPOSTA ODG: ANAGRAFE PATRIMONIALE DEGLI ELETTI
L’ Assemblea Provinciale della Federazione Provinciale del Partito Democratico di Frosinone, riunita il 4 dicembre 2014 ha approvato la seguente

PROPOSTA ODG: ANAGRAFE PATRIMONIALE DEGLI ELETTI
presentato da Alberto Festa
L’Assemblea Provinciale del Partito Democratico della Provincia di Frosinone,
viste le sconcertanti vicende che in questi giorni interessano la vita amministrativa della Città di Roma e diversi amministratori e dirigenti politici di livello regionale e nazionale;
considerato che, in un momento così difficile per il tessuto socioeconomico del paese, sia importante garantire la massima trasparenza al fine di conservare all’azione politica la credibilità indispensabile per attuare scelte ed indirizzi utili a favorire crescita e cambiamento;
considerato che l’interesse primario dei cittadini dev’essere al centro dell’attività di ogni iscritto;
approva il seguente ordine del giorno:
“La Commissione di Garanzia Provinciale per attivare e gestire le anagrafi patrimoniali, a norma dell’art. 40 comma 6 dello Statuto Nazionale, è invitata a raccogliere tempestivamente le posizioni reddituali 2013 relative a tutti gli eletti e le elette iscritti/e al PD in Provincia di Frosinone e/o nominati nelle giunte e negli enti intermedi. L’anagrafe degli amministratori, da aggiornare annualmente, dovrà contenere situazione patrimoniale, tipologia d’impiego, incarichi professionali in essere e posizioni reddituali. Inoltre, tutti gli eletti e le elette iscritti/e al PD in Provincia di Frosinone e/o nominati nelle giunte e negli enti intermedi, sono invitati a garantire la massima pubblicità degli atti amministrativi che contribuiscono ad approvare attraverso la pubblicazione online degli stessi e, più in generale, sostenendo l’applicazione estensiva ed integrale dell’attuale quadro normativo in materia di regole di trasparenza (Legge n. 190 del 6 Novembre 2012 e D. Lgs. n. 33 del 14 Marzo 2013come riassunti dalla Circolare del Ministero per la pubblica amministrazione e la semplificazione amministrativa del 14 Febbraio 2014 e da tutte le successive modifiche ed integrazioni).”

“Le donne e gli uomini del Partito Democratico ispirano il proprio stile politico all’onestà ed alla sobrietà. Mantengono con i cittadini un rapporto corretto, senza limitarsi alle scadenze elettorali. Non abusano della loro autorità o carica istituzionale per trarne privilegi; rifiutano una gestione oligarchica o clientelare del potere, logiche di scambio o pressioni indebite.” Codice etico del Partito Democratico Art. 2 Comma 5

Lascia una Risposta








 Acconsento al trattamento dei miei dati personali (Regolamento 2016/679 - GDPR e d.lgs. n. 196 del 30/06/2003). Privacy Policy.

Il presente sito fa uso di cookie anche di terze parti. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie. Leggi di più

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi