Il nuovo presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha nominato addetto stampa la sua compagna, Elena Laterza. Il rapporto è fiduciario, il governatore lo affida alla professionista che già l’aveva seguito per dieci anni quando era sindaco di Bari. La diretta interessata spiega: “Il mio lavoro è sotto gli occhi di tutti ormai da undici anni. Non intendo buttare a mare la mia vita professionale”. Il primo commento di Michele Emiliano è stato un tweet, poi rimosso: “Non cambio il miglior addetto stampa che abbia mai avuto e che lavora per me da 11 anni solo perché ci siamo innamorati. Non sarebbe giusto”. Ma questo italico vizio del “tengo famiglia” o delle scelte dettate dal cuore non è una prerogativa solo del neo presidente Emiliano. Ma anche del M5S a quanto pare. “Mandate i curricula, cerchiamo persone pulite trasparenti e oneste. Sceglieremo i migliori tra quelli che riceveremo, perché vogliamo svolgere un lavoro eccellente”. Marzo 2013, ad annunciare il tanto atteso bando con cui i neodeputati del Movimento Cinque Stelle avrebbero selezionato i propri assistenti parlamentari era l’allora capogruppo alla Camera, Roberta Lombardi. All’invito della Lombardi avevano risposto in 20mila, speranzosi che la selezione sul merito diventasse realtà. A quanto pare le cose, almeno in qualche caso, andarono però diversamente. Lo scrive l’Espresso, riportando la vicenda della senatrice Barbara Lezzi, 40enne leccese che non sembra essersi fatta troppi problemi a gestire la selezione a modo suo, assumendo come portaborse la figlia del suo fidanzato.