Ci sarà chi riuscirà a denigrare e troverà da ridire anche in questa situazione.
“Ma come, le famiglie non possono mangiare e si pensa ai cani?”. “Invece di aiutare la gente si pensa ad aiutare i cani”. Queste frasi le abbiamo già sentite e provengono da una frangia di irriducibili. I cinque cuccioli randagi, se non ci fosse stata l’operazione di solidarietà e l’intervento del comune (che si è fatto carico di alcuni costi), sarebbero andati tutti nel canile convenzionato con Fontana Liri. Risultato: altri diecimila euro (circa) di costo all’anno per la collettività fontanese. Non solo si è trovato un ambiente sicuramente più consono ai cani (il canile, per quanto accogliente, non potrà mai essere come una famiglia) ma il Comune, facendosi carico di alcuni costi iniziali di sterilizzazioni e vaccinazioni, ha evitato di caricarsi di costi fissi molto più onerosi e per molti anni!