Si è svolto nei giorni scorsi il convegno “Mani in movimento sulla lingua dei segni italiana: tra normalità e diversità, il valore dell’integrazione”. Un appuntamento molto imporante, che ha affrontato il delicato tema dell’integrazione dei non udenti e dei disabili in generali. Si è parlato di linguaggio dei segni, in particolare della LIS, la lingua dei segni, che dal 1980 è un linguaggio vero e proprio, usato da circa 30 mila utenti con regole grammaticali, sintassi e morfologia, utilizzato per superare le difficoltà di chi non può parlare e sentire. Si serve della gestualità, del movimento, configurazione e postura delle mani e dell’espressione labiale e corporale per mandare messaggi e comunicare. L’evento è stato promosso dal Centro Studi Marcello Mastroianni ed ha visto la partecipazione del Presidente Santina Pistilli del sindaco Gianpio Sarracco, del vicesindaco Barbara Battista, del Presidente del consiglio comunale Sergio Proia, del consigliere comunale Gianfranco Rauso, di Vincenzo Mosca (Presidente associazion disabili di Gragnano), di Alfono Massimino (docente di pedagogia) e di Luigi Mario Bove, scrittore sordomuto fontanese. Proprio quest’ultimo ha colto l’occasione per far vedere al numeroso pubblico vedente le sue vette conquistate (tra cui il Cervino ed il Monte Bianco): da appassionato scalatore, nonostante il suo handicap, è riuscito in imprese dove molti normododati avrebbero sicuramente incontrato grandi difficoltà, a dimostrazione che l’impegno e la forza di volontà possono superare gli oostacoli. Il Sindaco Sarracco, al termine della proiezione delle foto, ha commentato: “Luigi Mario Bove è per noi un orgoglio, perchè è la testimonianza di chi non si arrende alle difficoltà”.