Milleproroghe, il commento dell’Anci

Dal sito dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani)
Pur apprezzando l’inserimento nel maxiemendamento del Governo al Milleproroghe di alcune norme importanti per i Comuni, l’Anci esprime rammarico per il mancato recepimento della norma già approvata in Commissione sull’estensione anche agli anni 2018 e 2019 della possibilità di utilizzare il 100% degli oneri di urbanizzazione per le manutenzioni.
Anci accoglie con favore la proroga al 31 dicembre 2017 del termine per l’adeguamento alla normativa antincendio per gli edifici ed i locali adibiti ad asilo nido, nonché la proroga alla stessa data del termine di sospensione degli adempimenti tributari e contributivi per i Comuni interessati dagli eventi sismici del 2012 e dalle alluvioni del 2012 e del 2014. Apprezziamo le risposte positive arrivate anche riguardo lo slittamento al 31 Marzo del termine per l’approvazione del Bilancio, insieme al differimento dell’obbligo di gestione associata delle funzioni fondamentali dei piccoli Comuni.
Restano però fuori dal maxiemendamento, insieme alla norma già citata, anche altre proposte dell’Anci che erano già state dichiarate ammissibili, e rispetto alle quali l’Associazione aveva inviato ai Parlamentari una segnalazione puntuale di importanza. Tra queste ricordiamo, in particolare per le Città Metropolitane, lo sblocco anche per il 2017 delle quote degli avanzi derivanti da trasferimenti regionali, la proroga dei contratti di lavoro a tempo determinato del personale impiegato anche in caso di mancato rispetto del Patto di stabilità interno, le norme finalizzare ad assicurare l’equilibrio di bilancio e la programmazione finanziaria. Di particolare rilevanza per i Comuni sarebbe stata inoltre la previsione dell’entrata in vigore a decorrere dal 2017 del nuovo sistema sanzionatorio per mancato rispetto dei nuovi saldi, insieme alla proroga dei termini per l’emanazione dei bandi ad evidenza pubblica relativi alle gare gas.
Anche alla luce di queste osservazioni, si ricorda la necessità di affrontare nel decreto enti locali tutte le questioni che non hanno trovato risposta nelle Legge di bilancio, in particolare lo sblocco turn over del personale, che deve essere portato almeno al 75% per tutti i Comuni.

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