Blue Whale

In Italia da alcuni giorni si parla molto del “Blue Whale”, un misterioso fenomeno di internet nato in Russia che consisterebbe in una serie di prove da superare tra cui l’automutilazione, e che secondo qualcuno avrebbe spinto decine di adolescenti nel mondo al suicidio.

Il nome “blue whale” cita il caso dello spiaggiamento dei cetacei, per cui una balena si perde – o si sposta troppo vicino a riva cercando cibo – e finisce intrappolata su una spiaggia (dunque attenzione anche ai gruppi facebook o whatsapp italianizzati dal nome Balena Blu)

Il Giornale dedica un approfondimento al pericoloso gioco Blue Whale, un gioco suicida diffuso in Russia ma che pare, adesso, sia approdato anche in Italia.
Di questo terribile “gioco” ne avevamo già parlato il 3 marzo scorso, quando in Russia il numero di adolescenti morti per seguire questa moda era arrivato a 130. Ieri sera, questo tema delicato è stato affronatato da Matteo Viviani de Le Iene e quello che ne è venuto fuori è davvero agghiacciante.

Il giornalista è partito per un lungo viaggio in Russia, lì ha parlato con alcuni genitori che hanno perso i loro figli a causa di questo “gioco”. Ha consultato alcuni esperti e infine è tornato in Italia, a Livorno, dove un 15enne si è tolto la vita buttandosi giù da un palazzo di ventisei piani.

1- tagliarsi la mano e inviare la foto al curatore

2 -alzarsi alle 4.20 del mattino e guardare video psichedelici

3 – taglairsi il braccio lungo la vena, non troppo in fondo. Fare tre tagli e inviare una foto al curatore

4 – disegnarsi sul braccio una balena e inviare la foto al curatore

5 – incidersi “yes” sulla gamba se si è pronti a essere una balena, se no bisogna punirsi con alcuni tagli

Più si va avanti con i giorni più le regole della Blue whale sono assurde. La decima, per esempio, dice di alzarsi alle 4.20 di notte e andare sul tetto di un palazzo molto alto, la quattordicesima di tagliarsi il labbro, la sedicesima, invece, di stare tanto male: bisogna procurarsi un forte dolore.

Al 26esimo giorno il tutor comunicherà all’adolescente il giorno in cui dovrà morire. Ma non è tutto. Dal 30esimo giorno al 49esimo, ogni adolescente dovrà alzarsi alle 4.20 per guardare film horror e farsi un taglio al giorno. Il tutto sempre documentato da foto spedite al curatore.

L’ultimo giorno, il 50esimo, prevede la morte. I ragazzi che hanno seguito la Blue whale si buttano giù da un palazzo molto alto. Con loro al momento della morte ci sono altri minorenni per documentare il tutto. In questo “gioco” malato, i tutor hanno pensato a ogni minimo dettaglio per renderlo ancora più spaventoso. I curatori, infatti, sincronizzano le morti in modo da rendere questo gioco devastante per la mente delle persone.

Come spiega uno psicologo a Matteo Viviani, chi arriva all’ultimo giorno viene celebrato dagli altri memebri della comunità come un eroe.

Il lungo servizio di Matteo Viviani de Le Iene è da brividi. Sul finale il giornalista torna in Italia, a Livorno, e qui incontra un amico del ragazzo che lo scorso febbraio si è suicidato lancianosi dal palazzo. Il 15enne spiega che il suo amico forse stava facendo la Blue whale, sono tanti i segnali che fanno pensare a questo. Dai film horror la mattina presto, alle viste sui tetti dei palazzi, al video della sua morte.

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