Una poesia del nostro concittadino (ed iscritto PD) Giulio Sacchetti.
Pubblicata nei giorni scorsi su Facebook, “Il treno a vapore”
Il treno a vapore
Ciuf, ciuf, ciù,
sulla strada ferrata,
tra le valli del Liri
e di Roveto,
il treno a vapore,
ansimante, procede
tra luoghi inviolati
e paesaggi immutati.
Il convoglio in corsa,
senza indugio, marcia
e molti abitanti,
per comprendere l’ora,
al fischio sibilante
sono sempre attenti.
La sua lunga scia
di fumo e vapore
si espande nel luogo
lasciando il suo odore.
Non si può concepire
il fascino provato
da chi lo ha osservato,
o frenante l’ha visto
in stazione arrivare,
ascoltando i sibili
della vaporiera,
durante la fermata,
annusando l’odore
dell’ardente carbone
e vederlo partire,
sbuffante ed ansante,
al via del capotreno.
Inoltriamo un appello
alle autorità
per mantenerne l’uso,
in difesa del luogo
che, tante, troppe volte,
è stato trascurato.