Attenti alle bufale, di ogni ordine e tipo.

Laura Boldrini vittima di un’altra fake news. Il sito Dagospia ha pubblicato la lettera di lamentele di un passeggero, che avrebbe denunciato un episodio avvenuto su un volo Alitalia Genova-Roma: l’ex presidente della Camera gli avrebbe “soffiato” il posto, e da lì sarebbe scoppiato un alterco con la sua scorta. La notizia non è vera.
 
Dal sito giornalettismo.com
I divulgatori di bufale, alla perenne ricerca di notizie da manipolare, non potevano lasciarsi sfuggire la ghiotta occasione dell’epidemia di polmonite nel Bresciano per lanciare sul web nuove fake news. Lo hanno fatto in maniera piuttosto tempestiva e anche con un discreto successo, visto che – come purtroppo spesso accade – centinaia di utenti le hanno rilanciate e commentate sui social network. «200 casi di polmonite. Le cause? I carburanti avio», è il messaggio postato sulla sua bacheca Facebook da Rosario Marcianò, noto sostenitore di teorie assurde, come quella – ultima in ordine di tempo – dell’attentato al viadotto di Genova (porta la sua firma un video su YouTube dal titolo ‘Crollo del ponte Morandi – una strage voluta e la Procura ne è al corrente’).

Seconda bufala. Laura Boldrini non ha intenzione di fondare un nuovo partito. Men che meno un partito il cui acronimo corrisponda alla traduzione inglese di ‘sifilide‘. Eppure, da questa mattina, sta circolando in rete una falsa notizia – pubblicata da Il Giornale e ripresa da Libero – che nella giornata di oggi è stata condivisa sui suoi account social (con la solita ironia) dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. Tutto nasce da un post della Boldrini in cui fa appello alle forze di sinistra in Europa. ListaUnitariaEuropea è soltanto un hashtag che sintetizza – seguendo i canoni del social network dei cinguettii e dei 280 caratteri – il pensiero della deputata di LeU, che ha chiesto semplicemente a tutte le forze progressiste di rinunciare ai propri simboli e di presentarsi sotto le stesse insegne all’appuntamento elettorale del 2019. Nessun nuovo partito, dunque. Inoltre, anche la storia della «sifilide» è stata strumentalizzata ad arte. Il Giornale sottolinea che l’acronimo di Lista Unitaria Europea sarebbe «LUE», ovvero «peste, sifilide» in inglese. Da qui, quindi, la facile ironia sul nuovo (presunto) movimento politico e su tutto ciò che ne deriva. L’articolo non poteva non essere condiviso dal team che cura i social network di Matteo Salvini, con tanto di emoticons e di lancio «spiritoso».

Terza bufala. Leonardo Di Caprio è morto. No, Leonardo Di Caprio è vivo e lotta insieme a noi. La bufala della sua morte, avvenuta in un presunto resort in Belize, è stata diffusa nella giornata di ieri da un sito il cui nome è tutto un programma. Il portale che ha pubblicato per primo questa falsa informazione, infatti, si chiama corrieiredellasera.it, con una «i» in più, ben nascosta al centro della parola, per confondere gli utenti e far credere loro che si tratti di una notizia battuta dal più importante quotidiano italiano. Analizzando il sito, infatti, si può notare che – oltre alla notizia bufala sulla morte di Leonardo Di Caprio – sono stati pubblicate anche altri articoli palesemente falsi, come quello su un improvviso malore per Papa Francesco (per il quale, addirittura, si sarebbe temuto il peggio) e dell’esplosione di una bomba della Seconda Guerra Mondiale (con tanto di foto di un fungo atomico) che avrebbe provocato addirittura 100 morti negli Stati Uniti. corrieiredellasera.it, ilfattoquotidaino, ilgiormale: tutti siti farlocchi diffusori di false notizie.

Lascia una Risposta








 Acconsento al trattamento dei miei dati personali (Regolamento 2016/679 - GDPR e d.lgs. n. 196 del 30/06/2003). Privacy Policy.

Il presente sito fa uso di cookie anche di terze parti. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie. Leggi di più

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi