Carlo Giuffrè se ne va. Il mondo dello spettacolo dice addio a Carlo Giuffré, scomparso ad un mese dal 90esimo compleanno. Grande interprete di teatro e cinema, Giuffré era nato a Napoli il 3 dicembre 1928: avrebbe compiuto 90 anni fra un mese. Noto al grande pubblico per il sodalizio artistico con il fratello Aldo, scomparso nel 2010, Giuffré debuttò sulla scena con Eduardo De Filippo. Diplomatosi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, Giuffré iniziò a lavorare con il fratello in teatro nel 1947. Due anni dopo la coppia debuttò con Eduardo, interpretando la maggior parte delle commedie dell’attore-autore napoletano. Per anni è stato l’unico autorizzato da Eduardo a portare in scena le sue commedie. Nella sua lunga carriera, anche tanta televisione con le fiction e l’esperienza come presentatore al Festival di Sanremo nel 1971. La sua ultima fatica a teatro con La lista di Schindler nella stagione 2014/2015, e al cinema nel 2016 in Se mi lasci non vale di Vincenzo Salemme. Scompare un artista vero, l’ultimo erede della tradizione napoletana. Il teatro è in lutto. Celebri le rielaborazioni di “I casi sono due” e “A che servono questi quattrini”, oppure l’interpretazione ne “Il medico dei pazzi”. Tra le commedie più apprezzate scritte da lui sicuramente “La fortuna con la effe maiuscola”, dolce e amara, come spesso erano i suoi spettacoli. Aveva sperimentato anche la farsa, con “Francesca da Rimini” e si era cimentato anche nell’avanspettacolo. Un artista vero, un grande del teatro e del cinema. Il Comune di Fontana Liri recentemente lo aveva contattato poichè voleva omaggiarlo con un premio alla carriera, nell’ambito del Premio Fontana Liri per Marcello Mastroianni, ma l’attore aveva declinato l’invito, ringraziando sentitamente, proprio per motivi di salute.