Letta alla fine del funerale. Potevi andartene un mercoledì di novembre, a Bologna, ma mancavano io e Gianpio. Oppure il 6 dicembre, ma mancava Gianrico. Hai voluto che ci fossimo tutti al tuo fianco, noi più mamma, hai aperto gli occhi e ti sei addormentato nel giorno del tuo anniversario di matrimonio, a suggellare una unione che continuerà nel tempo. Dovete essere orgogliosi di vostro padre, vostro padre è stato un esempio, una persona rara, questo è quello che ci hanno detto oggi le persone che sono venute a salutarti. Da quando ti sei ammalato, in modo rapido, ci hai fatto capire che dovevamo stare tranquilli, che non avevi paura della morte ma delle sofferenze. Almeno su questo sei stato accontentato, ti sei addormentato in maniera dolce, con quella dolcezza e serenità che ti ha contraddistinto per tutta la vita. Ciao indimenticabile Papà.