Giusto Provarci

 a cura di Gianpio SarraccoRitengo che la scelta di sostenere un nuovo Governo Conte, in questa fase storica e politica, sia stata la più giusta.
Con la finanziaria alle porte, il rischio dell’aumento dell’Iva e la spregiudicatezza di Salvini che stava mietendo consensi, andare a votare avrebbe significato consegnare il Paese alla Lega ed alla destra più estrema, eleggere un parlamento nella quale queste forze avrebbero avuto un’ampia maggioranza, anche per l’elezione del futuro Presidente della Repubblica.
Non sarebbe stata una scelta responsabile.
Non si tratta di avere paura del voto, ma delle conseguenze di quello che potrebbe accadere.
L’alleanza con i Cinque Stelle, soprattutto se diventa organica, può rappresentare un argine alla deriva autoritaria del nostro Paese.
Può consentire di mantenere il governo delle regioni ed invertire questa rotta che negli ultimi mesi segnava in maniera netta le sconfitte dei nostri candidati governatori.
Rafforza lo stesso Zingaretti quale Presidente della Regione Lazio.
Ora, il vero punto è un altro: andare al governo, bene. Ma per fare che?
Non è vero che chi sta al Governo perde necessariamente consensi, lo ha dimostrato proprio Salvini che da vicepremier ha raddoppiato i voti per la Lega.
Adesso il popolo del PD e dei cinque stelle aspetta risposte.
Sull’ambiente, sull’equità sociale, sul lavoro, sui diritti, sulla sanità.
Risposte precise, con scelte di campo nette.
Il PD ed i Cinque Stelle possono insieme rappresentare un governo di svolta, che consentirà al nostro partito di riavvicinarsi ad un elettorato che abbiamo perso (penso ai più deboli, agli ultimi, al mondo sindacale, ai disoccupati).
Il reddito di cittadinanza è sicuramente un provvedimento che è concepito in una visione di sinistra, nel senso di voler aiutare chi è in difficoltà.
Si può migliorare? Sicuramente. Discutendo insieme, avendo però sempre in mente l’obiettivo di aiutare chi non ce la fa.
Ai cinque stelle dico lasciamo perdere le scie chimiche, i complotti ed il giustizialismo sfrenato, ma il PD deve avere il coraggio di rompere con le banche, il jobs act, la stagione dei bonus non collegata alla progressività sociale.
La patrimoniale? Certo che si. L’importante è che sia progressiva.
Nel nostro Paese tassiamo troppo i redditi e poco i patrimoni.
L’obiettivo prioritario deve essere quello delle ingiustizie sociali: viviamo in una società dalle forti diseguaglianze, il governo deve lavorare per una redistribuzione del reddito a favore delle classi meno agiate e deve intervenire in maniera seria e convinta con politiche di crescita, favorendo investimenti per il lavoro.
I cinque stelle potranno aiutarci a non commettere gli errori che abbiamo commesso in passato.
Noi possiamo aiutare i cinque stelle a non scadere in derive populiste che nulla hanno a che vedere con le istituzioni e con politiche serie.
La sfida è difficile, ma vale la pena provarci.

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