Dal profilo facebook dell’avvocato Pierluigi GemmaOggi ricorre l’anniversario del più grave incidente verificatosi nella storia dell’ex Regio Polverificio sul Liri (Stabilimento militare Propellenti) di Fontana Liri. Il 5 maggio 1915, per uno scoppio nel reparto calandre, morirono 9 operai, molti dei quali di Arce. Il Pistilli ci informa che, nella ricorrenza dello scoppio, molti arcesi praticavano un digiuno totale, trascorrendo la giornata ai bordi del lago Solfatara ingerendo solo acqua sulfurea. Ricordiamo la sfortunata esistenza di: Arcese Alfonso, Capuano Enrico, Colantonio Amato, Compagnone Gaetano, Fava Vincenzo, Garzilli Mariano, Gemma Antonio, Pescosolido Giuseppe, Proia Francesco
(v. Pistilli G. “Fontana Liri -due centri una Storia -, p. 305; Venditti C. “Fontana Liri 1915-1918. Un paese per la vittoria”, p. 28; Romeo F. “Il Regio Polverificio sul Liri e il suo borgo”, notizie e immagine pubblicata)
Dal profilo facebook di Carlo Venditti
5 maggio 1915. Per una esplosione al Regio Polverificio, muoiono gli operai Mariano Garzilli di Roccasecca, Francesco Proia e Enrico Capuano di Fontana Liri, Alfonso Arcese, Amato Colantonio, Gaetano Compagnone, Vincenzo Fava, Antonio Gemma e Giuseppe Pescosolido di Arce. (Ai funerali interviene il sindacalista Bernardo Nardone). Dalla tragedia derivò la tradizione, ora scomparsa, del digiuno, nella ricorrenza, sulle sponde del lago Solfatara bevendo solo acqua sulfurea.