A cura di Alberto Proia.
Con il Covid l’autovelox non va in vacanza, continua senza sosta a fare il suo dovere in tutta Italia, in tutte le strade pericolose ci sono limiti di velocità con rivelatori elettronici che non perdonano nessuno. Si rischiano multe salate in Umbria, nelle Marche, a Orte con 39 rivelatori che tendono a reprimere i conducenti con il piede pesante; tele laser che smarcherano altissime velocità che rischiano di uccidere, a fare riflettere gli sconsiderati che procurano danni alle famiglie e allo Stato. Fontana Liri è l’ultimo dei Comuni che s’impegna a tenere a bada un tratto di strada che entra nell’abitato e che confina con palazzine che hanno l’uscio di casa sul marciapiede della famigerata già SR 82. Arteria sempre tra le cronache, scorrevole ma carica di tragedie, tenuta sotto controllo anche da Arce e da Isola Liri, da Latina a L’aquila è temuta e controllata. Meglio tardi che mai: Il Sindaco seppur con una prova di 4 gg, tra l’altro rimandata più volte, ha portato alla luce 600 trasgressori di cui solo l’8% residenti nel nostro comune e il 92% che abita altrove. Tanti, a riprova che le firme raccolte dagli abitanti di corso Trieste nel 2018 avevano il giusto scopo: sul quel tratto si corre più del previsto ed è normale e doveroso che mamme e padri di famiglia, avessero chiesto al primo cittadino, di trovare una soluzione che mettenesse al riparo bambini e anziani da incidenti causati da mezzi che camminano a velocità sostenuta. “Dispiace, dice il Sindaco Sarracco in Consiglio Comunale di fine anno, per coloro che sono incappati nell’infrazione per pochi km oltre il limite di velocità; spiega che la segnaletica era adeguata e ben visibile, che l’atovelox in prossimità, avvertiva la sua presenza 500 m. prima; che la ripetizione della prova può essere ridiscussa per nuove opportune installazioni”. L’ mministrazione come sempre si impegna a guardare con attenzione l’esigenze di tutti i cittadini, la loro incolumità e non a penalizzare coloro che sono in difficoltà economiche. Del resto io che viaggio per lavoro, trovo l’obbligo di stare dentro certi limiti in tutti i piccoli e grandi centri, la nostra provincia poi, è invasa da segnali e infinite colonnine che ti fanno la fotografia, ogni tanto porto a casa rimorsi di guidare male e beffe di aver preso a turno, contravvenzioni a Monte San Giovanni Campano, a Veroli e a Ceprano. Facciamoci furbi, andiamo piano, saremo protagonisti di sicurezza e risparmio.