Marco Germani su Facebook
Chissà cosa avrebbero scritto Belli, Trilussa e Pascarella ai giorni nostri o meglio, de noantri. Immagino più o meno, nei loro differenti stili ed epoche, qualcosa del genere:
Oggi parlanno cor panettiere,
me chiese si avessi pubblicato,
quer guanciale che se sposa a mestiere,
co’ la gricia come piatto rinomato.
Je risposi che nun sono avvezzo,
né tanto impratichito,
e quanno maneggio quell’ attrezzo,
me sento strano e puro impaurito.
Er pubblico poi fa la differenza,
quanno a cazzo mette le reazioni,
er dito viaggia senza decenza,
appresso ‘na manica de cojoni.
Parleno tutti e tutti sanno,
venneno verità e conoscenza,
senza capi’ che er vero danno,
è l’ignoranza e l’indecenza.
Allora scori e vai avanti,
co’ la speranza de pote’ legge,
quarche cosa che te ‘ncanti,
senza logica der gregge.
È l’epoca delle condivisioni,
indirizzate a pensalla uguale,
de li nemici dell’altrui opinioni,
de chi ce fa puro la morale.