La volpe e la chiarezzuta

Dal profilo facebook di Alberto Proia
Un giorno la volpe disse alla chiazzeruta: comma’, vogliamo fare una società per rendere meno pesante la fatica?
Bè! rispose la chiazzeruta, mi sembra una buona iniziativa e io accetto con vero spirito collaborativo.
Così, dopo qualche giorno, si dette il via all’operazione e la volpe propose alla commare di arare il campo che poi lei avrebbe seminato.
Va bene, rispose la chiazzeruta, con tanta fiducia e buona volontà aro’ il campo perfettamente.
Venne poi il giorno della semina e la volpe chiese alla commare chiazzeruta: comma’ organizza tu la semina perché dopo, sarò io a fare la mietitura. Va bene, rispose di nuovo con fiducia la chiazzeruta: io semino e poi tu farai la mietitura.
La storia, raccontata da mio nonno, proseguì con la stessa tiritera per la raccolta e trebbiatura, fino a quando, all’atto di dividere il grano, la commare chiazzeruta si presentò davanti alla volpe con una pala sulle spalle, e con aria minacciosa gli disse: tu che pensi di essere furba, impegnati a scappare perché altrimenti ti do addosso un sacco di palate; corri più che puoi e sparisci dalla vista di chi ha capito che la furbizia non è la soluzione per stare in società, ma il male per la buona cooperazione.

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