A cura di Santina Pistilli
Mastroianni era sempre lui, un uomo come noi, e così lo amavamo, per quella sua tenerezza malinconica, per quella sua umanità ironica, per quella sua impalpabile sicurezza tanto che, direi, in ogni suo film egli entrava in scena dando l’impressione di non sapere chi e che cosa fosse, e cercava di capirsi a poco a poco mentre diventava il suo personaggio e il suo personaggio diventava lui – ma anche alla fine ci lasciava con uno sguardo ancora interrogativo.
Così Umberto Eco ti ricordava, caro Marcello, nel 1996, in occasione della tua morte, così a distanza di venticinque vogliamo ricordarti anche noi, tuoi concittadini di Fontana Liri, che ti abbiamo visto “diventare personaggio a poco a poco”, mentre ci avvincevi con il tuo talento e le tue qualità umane e artistiche e ci offrivi di te un’immagine unica, di interprete poliedrico, di attore di grande leggerezza e singolare eleganza.
E desideriamo ricordarti, oltre che per un senso di pietas che “si deve” a un concittadino illustre, a un personaggio che ha portato in alto il nome della sua terra, soprattutto perché ti ammiriamo e ti apprezziamo a tal punto da rammaricarci di non averti cercato e incontrato quando eri in vita.
Ma tu eri lontano….., impegnato ad affermare il tuo talento…. eri irraggiungibile, avvolto dall’atmosfera sacra del cinema, che ha sempre rappresentato per te un lavoro bellissimo, agognato, che ti nascondeva a noi, ti teneva appartato.
Io sono particolarmente lieta di averti “incontrato” in un modo singolare, nel corso degli ultimi anni, quelli che seguono la tua morte, tramite i tuoi film e le tante testimonianze raccolte su di te, come artista e come uomo. L’occasione mi si offrì nel 2000, quando fui invitata dal sindaco di Fontana Liri, il mio e il tuo paese natale, a presiedere il Centro Studi a te intitolato, da poco costituito con lo scopo di conoscerti più da vicino e ricordarti alle giovani generazioni.
In quel momento non immaginavo certo che questo incarico sarebbe stato per me così piacevole e affascinante!
Non ti ho mai conosciuto di persona, ma ho spesso sentito parlare – anche dai miei nonni – della tua famiglia patriarcale, molto apprezzata a Fontana Liri, dove si era trasferita per lavoro nei primi anni del Novecento e da dove era andata via dopo una ventina di anni per difficoltà economiche, avendo nel frattempo “regalato” al “fortunato” paese due grandi artisti, Umberto Mastroianni, tuo zio, lo scultore di fama internazionale, e te.
Umberto, che aveva lasciato il paese, insieme a tutta la famiglia, a quattordici anni (mentre tu ne avevi appena quattro), nell’ultima fase della sua intensa vita di artista, dopo che aveva avuto tanti e alti riconoscimenti, tra i quali il prestigioso Premio Imperiale del Giappone (il premio più importante a livello mondiale per un artista) spesso tornava a Fontana Liri, per nostalgia, per ritrovare luoghi e persone della sua infanzia a lui cari. Era legato da sincera amicizia a mio padre e in varie occasioni in cui era ospite presso la mia famiglia ci ha raccontato tanti episodi familiari, ci ha parlato molto di te, mettendo in luce la tua simpatia, la tua affabilità e il tuo talento. Era molto affezionato a te e a tuo fratello Ruggero, abile e apprezzato montatore cinematografico, e riconosceva in voi la genialità e la creatività comune a molti componenti della grande famiglia Mastroianni, per generazioni veri e propri artigiani-artisti in vari campi.
Come attore abbiamo imparato a “conoscerti” nelle due edizioni del Premio Marcello Mastroianni al giovane cinema italiano, istituito dalla Regione Lazio per volere del sindaco Dino Bianchi, nelle venti edizioni dell’annuale Omaggio a Marcello Mastroianni, organizzato dal Centro Studi Ricerche e Documentazione Marcello Mastroianni, e nelle cinque edizioni del Premio Fontana Liri per Marcello Mastroianni, fortemente voluto negli ultimi anni dal Sindaco Gianpio Sarracco e dall’Amministrazione comunale. In questi anni abbiamo rivisto i tuoi film, abbiamo incontrato spesso tua figlia Barbara, tanti tuoi amici, tra cui l’avvocato Giovanna Cau, e abbiamo raccolto le testimonianze affettuose di alcune grandi personalità del cinema italiano invitate a Fontana Liri nelle tante manifestazioni volte a ricordarti e a celebrarti. Nel corso di questi venticinque anni, abbiamo visto sfilare nel nostro paese, come su un red carpet ideale, Roberto Faenza, Age, Carlo Lizzani, Suso Cecchi D’Amico, Furio Scarpelli, Mario Monicelli, Lina Wertmuller, Tullio Kezich, Ernesto Laura, Marcello Gatti, Rino Barillari……,molti autori della cinematografia, gli attori da noi premiati Pierfrancesco Favino, David Coco, Donatella Finocchiaro, Sandra Milo, Stefania Sandrelli, Giancarlo Giannini, Sergio Castellitto, Michele Placido, Giulio Scarpati, Sebastiano Somma, Giovanna Ralli, Enrico Vanzina ……per citare solo alcuni nomi, dai quali abbiamo avuto il piacere di ascoltare non solo apprezzamenti entusiastici, racconti di episodi e avvenimenti legati alla tua carriera, ma anche espressioni di grande affetto per un attore sensibile e colto, modesto, mai divo, l’attore meno attore nei comportamenti quotidiani, per dirla con Tullio Kezich.
È stato piacevole, caro Marcello, conoscerti così, come l’attore più amato del cinema italiano, ma anche come uomo: abbiamo apprezzato la tua semplicità anche se eri diventato un “grande” del cinema, ti abbiamo ammirato per la tua tenacia che, affiancata alla passione, ti ha permesso di non perderti d’animo di fronte alle prime difficoltà che si sovrapponevano tra te e il cinema; abbiamo avuto modo di conoscere le tue numerose ed esaltanti esperienze, cinematografiche e teatrali, le gioie e i dolori di un mestiere che hai sempre amato come un “gioco”, il mestiere più bello del mondo – dicevi – perché non si cresce mai, si viene accuditi, truccati, guidati, si può fare eternamente i bambinoni , interpretare i propri sogni ”…..
Ora, a distanza di tanti anni, noi, tuoi concittadini, ti esprimiamo il nostro orgoglio e la nostra gratitudine per averci onorati con il tuo successo planetario, che ti fa riconoscere ancora oggi attore senza rivali, icona incontestabile della stagione d’oro del cinema italiano, ambasciatore nel mondo della bellezza italiana e del fascino latino.
Grazie, Marcello!
Santina Pistilli
Presidente Centro Studi Ricerche e Documentazione
Marcello Mastroianni