Il settimanale democratico LIRI

Tratto dall’articolo di Romeo Fraioli per UNOETRE.IT
(riduzione per la pagina facebook del Comune di Fontana Liri).
Nei primi anni del ‘900, ai primi tentativi di organizzazione sindacale della classe operaia di Terra di Lavoro, si contrappose una dura repressione da parte dei poteri dello Stato e una feroce reazione della borghesia locale. Gli operai del Polverificio di Fontana Liri vennero direttamente interrogati dai carabinieri perché rivelassero i nomi di chi leggeva la stampa socialista e le corrispondenze dalla provincia di Caserta dell’«Avanti!», della «Luce», della «Propaganda».

Nell’aprile del 1906 proprio in seguito ad una agitazione operaia promossa da Bernardo Nardone nel Polverificio, venne fondato «Il Liri», giornale settimanale stampato proprio presso la tipografia del Regio Polverificio, di proprietà di Pasquale Palleschi che era anche proprietario del giornale. Direttore fu nominato il chimico farmacista Federico Venditti, mentre quale gerente responsabile fu nominato l’operaio Francesco Zuffranieri. Il giornale fu catalogato dagli organi preposti al controllo come politico-amministrativo-sindacale e per questo osteggiato ed ostacolato dalle autorità del tempo.

Quattro furono i numeri pubblicati, alle varie corrispondenze dai paesi limitrofi si affiancano in maggioranza gli articoli riguardanti Fontana Liri, il suo Polverificio e l’Amministrazione comunale di allora.
Dopo l’ultimo numero pubblicato in Fontana Liri il 15 Giugno 1906, il periodico non andò più alle stampe.

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