Spettacolo teatrale “Io Emanuela Loi, agente della scorta di Paolo Borsellino”

Spettacolo teatrale in memoria di Falcone e Borsellino. 

In occasione della“ XXVII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle Vittime Innocenti di Mafia”e  del trentesimo anniversario delle stragi mafiose, si svolgerà lo spettacolo “Io Emanuela Loi, agente della scorta di Paolo Borsellino” in programma Martedì 22 marzo alle ore 21.00 presso il Fornaci Cinema Village di Frosinone.

Il 23 maggio e il 19 luglio del 1992 sono due date indelebili nella memoria del nostro Paese e di ognuno di noi: le stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio rappresentano una delle pagine più dolorose della storia della nostra Repubblica e, a distanza di trent’anni, sono ancora una ferita ancora aperta.

Lo spettacolo, dalla regia di Sara Poli per Progetti e Regie, che vedrà in scena Laura Mantovi, è la storia di Emanuela Loi, agente della scorta di Paolo Borsellino morta con il giudice di Palermo e con Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina nell’attentato del 19 luglio 1992 in via d’Amelio.

Tratto dal libro di Annalisa Strada, narra in prima persona la storia di Emanuela Loi, una ragazza come tante altre che, alla fine degli anni ’80, sta costruendo il suo futuro. La giovane poliziotta di origini sarde avrebbe potuto restare una persona anonima, una delle tante persone che ogni giorno scelgono il proprio lavoro, crescono, invecchiano. E invece no, è entrata nella storia, perché perse la vita poco più che ventenne nell’attentato a Paolo Borsellino insieme al giudice e altri quattro colleghi. I loro nomi resteranno per sempre nella storia.

Uno racconto particolarmente toccante: un’ora di monologo che narra spietatamente di una realtà drammatica con un garbo straordinario, senza falsa retorica, senza sentimentalismi di sorta e con la lucidità di chi sa che, se non facciamo qualcosa per denunciare la mafia che ancora oggi è radicata in tutto il Paese, forse per molte altre Emanuela non ci sarà un futuro.

Come Regione abbiamo deciso di dare corpo e voce a questa giovane poliziotta per ricordare tutte le vittime innocenti di mafia e quei cittadini che ancora oggi lottano quotidianamente in nome di valori fondamentali che sono alla base del nostro vivere civile e democratico.

Con questo piccolo gesto vogliamo esprimere la nostra profonda gratitudine a tutti loro, alla Magistratura e alle Forze di Polizia.

Le grandi cose sono fatte di tanti piccoli gesti. Questo ci chiedeva di fare Paolo Borsellino: parlare di mafia, parlarne ovunque; fare ciascuno la propria parte per combattere la mafia e affermare la legalità come valore fondamentale nelle nostre comunità, a partire dalle giovani generazioni.

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