Come è nato il biliardino

Dalla pagina Facebook Cronache Ribelli

La storia della nascita del biliardino è strettamente legata alla storia della Guerra civile spagnola, e ad un personaggio di orientamento libertario che per primo lo ha brevettato.
Alejandro Finisterre nasce nell’omonima città della Galizia nel 1919. All’età di 15 anni si sposta a Madrid per studiare. Per potersi pagare la scuola fa ogni tipo di lavoro, dal muratore al ballerino di tip-tap, ed inizia ad avvicinarsi al mondo anarchico, che abbraccia definitivamente, nel 1936, allo scoppio della Guerra civile.
Pochi mesi dopo l’inizio del conflitto rimase vittima di un bombardamento. Travolto dalle rovine dell’edificio nel quale si trovava venne trasferito in ospedale. Qui, insieme ai numerosi feriti provenienti dal fronte, erano presenti molti bambini colpiti nel corso dei bombardamenti. Molti avevano ferite gravi, e spesso erano mutilati alle gambe. Alejandro pensò che non avrebbero più potuto fare molte cose, come giocare a calcio. Fu allora che gli venne l’idea, prendendo spunto dal pingpong: creare un gioco di calcio “da tavolo” che potesse essere usato facilmente anche da chi aveva subito gravi mutilazioni. Questa è una delle storie sull’origine del “biliardino”, invenzione rivendicata da diversi individui.
Ma la storia della nascita del gioco non finisce qui e prosegue in maniera turbolenta, come turbolenta fu la vita di Alejandro Finisterre in quegli anni. Con l’avvicinarsi dell’epilogo della guerra civile, egli scappò infatti in Francia per sfuggire alla persecuzione franchista. Ma la stessa Francia imprigionò molti degli esuli che attraversavano i Pirenei. Proprio mentre si spostava in Francia perse il brevetto del biliardino. Rimase per quattro anni detenuto in Marocco, poi venne liberato e partì alla volta del Guatemala dove, però, venne arrestato nel 1954 in seguito a un colpo di Stato. Mentre lo estradavano a Madrid, fece finta di avere una pistola e dirottò l’aereo verso Panama in uno dei primi dirottamenti aerei della storia. Infine, dopo la morte di Franco, è tornato in Spagna dove si è spento nel 2007.

 

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