Lorenzo Tosa su Nordio

Lorenzo Tosa

Addirittura il ministro della Giustizia Carlo Nordio si è lanciato in un attacco senza precedenti alla magistratura, la cui “colpa” è semplicemente quella di non avergli dato ragione.

“Sentenza abnorme. Se la magistratura esonda dai suoi poteri, come in questo caso, attribuendosi delle prerogative che non può avere, come quella di definire uno Stato sicuro, allora deve intervenire la politica perché la politica esprime la volontà popolare”.

È incredibile dover spiegare a un ministro di Grazia e Giustizia – ed ex magistrato – che:

a) La magistratura non decide proprio nulla. Applica solo leggi e norme europee o internazionali gerarchicamente superiori a quel raffazzonato protocollo Italia-Albania.

E che b) Non lo ha stabilito una giudice a Roma ma una sentenza della Corte di giustizia europea del 7 maggio scorso interpretando a sua volta una direttiva del 2013 secondo cui per essere definiti “paese sicuro” non si deve ricorrere mai alla persecuzione. Cosa non vera per i due Paesi in questione: Egitto e Bangladesh. I cui cittadini non possono dunque essere sottoposti a procedura accelerata di rigetto della richiesta d’asilo.

c) E sapete chi lo dice: il ministro degli Esteri in persona Antonio Tajani, per cui i due Stati sarebbero sicuri con l’eccezione rilevante di alcune categorie. Dando quindi implicitamente ragione alla Direttiva, alla sentenza europea e, solo da ultimo, ai giudici di Roma e a tutti i tribunali che, prima di loro, hanno detto la stessa cosa.

Ma non finisce qui perché d) Chi ha stabilito che la sezione Immigrazione di Roma fosse il tribunale competente in materia? Tenetevi forte: lo stesso protocollo firmato da Meloni e Rama.

Sarebbe bastata una conoscenza sommaria di sentenze e direttive in materia per sapere che sarebbe finita esattamente così.
E sia Meloni, sia Nordio lo sapevano benissimo.

Se un ministro della Giustizia straparla di “esondazione di poteri” e di “volontà popolare”, le cose sono due:

O non conosce questi principi elementari del diritto. Ed è gravissimo.

Oppure li conosce e li piega al volere e al potere assoluto dell’esecutivo. Ed è roba da Ventennio.

E, in entrambi i casi, si dovrebbe dimettere all’istante.

Lascia una Risposta








 Acconsento al trattamento dei miei dati personali (Regolamento 2016/679 - GDPR e d.lgs. n. 196 del 30/06/2003). Privacy Policy.

Il presente sito fa uso di cookie anche di terze parti. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie. Leggi di più

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi