Segnalato da Sergio Proia
91 di Rue de la Seine, Paris.
Marcello Mastroianni a Parigi ha vissuto molto a lungo e lì si è anche spento, una mattina, mentre i primi tram sferraglianti cominciavano ad andare su e giù.
Viveva al 91 di rue de la Seine e non perché era un po’ snob e nemmeno perché si sentiva un provinciale. Mastroianni non aveva mai rinnegato le sue origini ciociare, nobili quindi. Sapeva di arrivare da una grande terra, ma come molti altri ciociari, finanche figli della Alta Terra di Lavoro, proprio a Parigi erano già approdati lì prima di lui, anche più di un secolo prima.
Diversamente da altri attori italiani della sua generazione, Marcello Mastroianni era diventato il simbolo del fascino del maschio latino. Tanti i suoi amori, molti famosi e sicuramente il motivo che inizialmente lo ha legato a Parigi è stata Caterine Deneuve. Il loro è stato un amore leggendario. In realtà durato “solo” 4 anni, ma intensi. I due si incontrano la prima volta a una cena a casa di Roman Polanski. Non è però amore immediato. Lo diventa sul set di Tempo d’amore.
È il 1971, Caterine ha 28 anni, lui ne ha 19 anni di più: 47. Eppure Marcello era già sposato con Flora Carabella, madre della figlia Barbara. Flora soffriva moltissimo per i tradimenti del marito, ma ahimè, era sposata con il prototipo del latin lover e lo resterà per sempre. Dall’amore con la Deneuve nasce Chiara, identica al padre e il legame con la città sulla Senna si rafforza.Quando nasce Chiara, la Deneuve si divide dal compagno fotografo, Mastroianni però non ha mai voluto divorziare da Flora, qualcosa che i francesi accettano, ma non comprendono. A Parigi Marcello si trova molto a suo agio, un po’ sornione, apprezza che la città sia discreta e che non gli piombi mai in casa! L’ambiente culturale e la compagnia degli amici, sono l’ideale per lui e la lontananza dai clamori giornalistici, gli si addicono. Nel tempo Mastroianni risiederà sempre per periodi più o meno lunghi.
Lo farà anche dopo che il rapporto con Catherine Deneuve si interromperà, vivendo anche un’intensa attività cinematografica e teatrale in Francia. Viveva tra mobili art deco e sculture di Umberto Mastroianni, suo zio. Il figlio più illustre di Fontana Liri è stato sempre “a casa”. Marcello è attore italiano internazionale per eccellenza. Il suo carattere duttile e le sue notevoli capacità espressive gli consentono di entrare in sintonia anche con molti prestigiosi registi stranieri che lo vogliono protagonista nei loro film. Fumava molto e probabilmente è stata la sua rovina e aveva un rapporto particolare con il telefono. Insomma, telefonava sempre, ovunque e dovunque si trovasse.
Oggi chissà che avrebbe fatto con gli smartphone. Giocherellone, Sophia Loren ricorda che non sapeva mai il copione, non studiava le battute. Comunque in Francia Marcello interpreta ancora Che? di Roman Polanski nel 1972, Salute l’artiste (L’idolo della città) di Yves Robert 1973.
Poi ancora L’evenement le plus importante depuis que l’homme a marché sur la Lune (Niente di grave, suo marito è incinto), 1973 di Jacques Demy. Tra corsi e ricorsi storici, Mastroianni si spegne a Parigi, città che lo aveva accolto tanti anni prima, ancora sposato con Flora, ma insieme alla compagna Anna Maria Tatò. Lei regista e ultimo approdo di una vita costellata di amori e storie tormentate. “Adoro Parigi – amava ripetere – perché qui posso vivere come una persona qualunque”.
Marcello Mastroianni a Parigi, gli amori e il Cinema, tratto da un articolo di Simona Aiuti.