Dal profilo facebook di ORSO GRIGIO
La parola “Patrimoniale” non è una bestemmia.
Fidatevi. Le bestemmie le conosco tutte, da quelle basiche e istintive a quelle più complesse, formate da più epiteti combinati fra loro con grande maestria.
E “Patrimoniale” non lo è.
E’ semplicemente una forma, seppure minima, di equità e redistribuzione delle ricchezze che parrebbe perfino logica in un paese che ama così tanto definirsi democratico e dove quelli che lo governano ricorrono spesso a evocare simboli della cristianità. Evidentemente però lo fanno per prendere un po’ per il c**o gli elettori, oltre che sé stessi, visto che mentre Gesù sarebbe senz’altro d’accordo con l’adottare un provvedimento del genere loro se ne sbattono e stanno coi più forti e coi più ricchi. Altrimenti non si spiegherebbe come mai la forbice sociale si è ormai allargata a dismisura e siamo regrediti alle classi sociali di un era fa.
La proposta di Landini parla di un contributo di circa l’1% per patrimoni superiori a due milioni di euro. Ora, visto che in matematica andiamo molto peggio che in italiano, ve lo dico io quanto sarebbe l’1%: ventimila euro.
Una percentuale che applicata agli spropositati capitali di quel manipolo di milionari e miliardari che da soli possiedono più o meno il 90% del totale, contribuirebbe a permettere alla gente di fare in tempo a curarsi prima di morire per una diagnosi arrivata in ritardo, per esempio.
Giusto per dirne una.
Una cifra vitale per noi, che ventimila euro non li guadagniamo nemmeno in un anno intero, ma che per loro sarebbe un’inezia, granelli di pulviscolo da tirare via con lo swiffer. Facendo un rapporto fra noi nati dal c**o e le possenti ricchezze che possiamo accumulare in tutta una vita, diciamo che la loro patrimoniale sarebbe come l’euro che noi ogni tanto lasciamo al ragazzo per il carrello del supermercato.
Ogni tanto, perché sempre non potremmo permettercelo.
Quindi, al termine di questa parabola, la domanda da farsi è: “di cosa cazzo parliamo?”
Perché i casi sono due.
O chi dice di rappresentare la sinistra si limita a titillarsi con il sesso degli altri per il successo in Irlanda e per il sindaco di New York definendo le loro “parole chiare di sinistra” ma poi alla resa dei conti fa le stesse politiche di merda del centro destra, oppure da quelle parti si decidono a proporla davvero, una politica di equità e giustizia, patrimoniale compresa, dentro un programma che parli finalmente la lingua di sinistra.
Poi si potrà perdere o vincere, sia chiaro, ma per una volta potremmo fare entrambe le cose con dignità”.

