Il secondo appello che lanciamo da queste pagine all’Amministrazione comunale riguarda il pittore Alfredo Bovio Di Giovanni. Grazie alla segnalazione di Carlo Venditti, abbiamo appreso che il nostro paese ha dato i natali ad un altro affermato artista, purtroppo sconosciuto qui a Fontana Liri; non se ne trova traccia nella storiografia ufficiale. Alfredo Bovio Di Giovanni è nato nel nostro comune l’11 Giugno del 1907 ed è deceduto a Napoli l’8 Gennaio 1995. Dalle pagine di Wikipedia si apprende che ha trascorso la sua infanzia in Irpinia e poi in Piemonte (da qui si deduce che a Fontana Liri è rimasto davvero poco). Dopo diversi viaggi in Europa si è trasferito ad Ercolano e di lì a Napoli. Dal 1954 al 1985 si dedica completamente alla pittura con una lunga attività espositiva. Napoletano di adozione, apprezzato dalla critica più autorevole e riconosciuto tra le più interessanti figure del Novecento. La sua fama è nota oltre i confini nazionali. Nel mese di Aprile di quest’anno è stata allestita una sua mostra nello storico e suggestivo Castel Nuovo Maschio Angioino di Napoli: una mostra composta da una selezione di circa trenta opere, in particolare degli anni Ottanta-Novanta poiché (si legge dal sito della mostra) “in quegli anni la sua pittura esalta le componenti materiche delle ampie pennellate generose di colore, attraverso le quali talvolta si lasciano intravedere sapienti brani crittografici, allusioni alla ricerca mai trascurata dall’autore di grafico con a cuore il disegno”. Adesso il punto non è capire come mai tale artista sia rimasto sconosciuto fino ad oggi e non compaia in nessuna ricerca, neppure nelle pagine dei personaggi celebri dell’attentissimo storico Generoso Pistilli; nemmeno quello di discutere sul fatto se il Di Giovanni sia rimasto o meno legato alla nostra terra. Semmai è quello di allacciare i rapporti con i familiari e promuovere iniziative per ricordare e valorizzare questa figura importante dell’arte nata nel nostro paese, cercando anche di trarne benefici per il nostro territorio.
Nel giornalino di Gennaio abbiamo parlato di un nostro illustre concittadino, il pittore Alfredo Bovio Di Giovanni, figura rimasta ignota a tutta Fontana Liri fino a qualche mese fa. Eppure si tratta di un artista di fama internazionale che è stato riscoperto da alcuni nostri conterranei dopo l’ultima mostra svoltasi in suo onore ad Aprile del 2011 addirittura al Maschio Angioino di Napoli.
Noi abbiamo subito raccolto l’invito a diffondere l’informazione ed abbiamo pubblicato in prima pagina la “scoperta”, esortando le associazioni culturali, ma soprattutto l’amministrazione comunale, a prendere i contatti con gli eredi e riscoprire e valorizzare quest’artista a cui il nostro paese ha dato i natali. Siamo in attesa di conoscere gli sviluppi e saremo ben lieti di pubblicare tutte le informazioni in merito ad eventuali iniziative intraprese in questo senso. Un primo risultato è stato comunque già raggiunto. Infatti successivamente Sergio Proia, incuriosito dalla vicenda, svolgendo delle ulteriori ricerche, ha rinvenuto altri due concittadini meritevoli (in quanto nati a Fontana Liri) e degni di nota che noi portiamo in evidenza con l’invito all’amministrazione ad approfondire gli argomenti ed eventualmente prendere i dovuti contatti:
1) FULVIO GIANNETTI, Cardiologo, vive tra Roma e Gerusalemme, laureato in Studi ebraici presso il Collegio rabbinico italiano, ha studiato a Gerusalemme nella Jeshivà Beit Hamidrash Sefardim e svolge da più di vent’anni, per le Comunità ebraiche italiane, l’attività di Mohel (Circoncisore rituale), ha pubblicato diversi libri tra cui “Racconti dello Shoà” che raccoglie preziose testimonianze di eventi personalmente vissuti dall’autore durante l’infanzia o uditi narrare da chi vi prese parte. Il libro porta la prefazione del dott. Riccardo Di Segni, Capo della Comunità ebraica di Roma, ed è illustrato dal famoso artista Georges de Canino;
2) DOMENICO LUIGI PISTILLI, economista ma artista poliedrico e scrittore: terminati gli studi di natura economica, ha svolto il proprio lavoro nell’ambito del settore creditizio nel quale, tuttora, esercita la propria attività. Il suo percorso creativo, nascendo dalla pittura, è pervenuto alla scrittura istintivamente e in modo inaspettato, con la pubblicazione del libro “Amarti rubando tempo al tempo” che ha avuto molti apprezzamenti dalla critica poiché “tratteggia con colori positivi l’amore nei suoi più variegati aspetti, passando dalla purezza dello slancio al completo donarsi, fino alla gelosia”.