La fine dello sport?

Due strutture pronte oramai da un anno, entrambe ferme ed inutilizzate: ed i ragazzi di Fontana Liri restano al palo, per rimanere in tema sportivo. Stiamo parlando del campo di calcetto e del campo polifunzionale (pallavolo e basket) di Via Tirocannone. Ripercorriamo i fatti:

CAMPO DI CALCETTO: Realizzato con un mutuo di 160mila euro presso il Credito Sportivo, in sede di progettazione ho provveduto io stesso alla verifica dei termini per l’idoneità del Coni tramite l’ing. Fratarcangeli, con l’obbligo del rispetto della distanza dei tre metri dalla rete di recinzione per ottenere l’omologazione per lo svolgimento dei campionati. Oggi si parla di un basamento di venti centimetri posto al bordo del campo che precluderebbe la sicurezza dei giocatori: non ci si spiega perché è stato realizzato e soprattutto per quale motivo non siano stati posti in essere tutti gli interventi necessari a rimuovere le situazioni di pericolo (ad esempio coprendo con del materiale di protezione i bordi del muretto). Ad ogni modo la struttura è stata collaudata ed è agibile, per questo non si capisce come mai resti ancora inutilizzata. Diverso tempo fa il responsabile del settore giovanile dell’Atletico Fontana Liri Cristian Grimaldi ha presentato una richiesta per la gestione del campo ma non ha avuto risposta alcuna al punto che ha occupato, con i suoi ragazzi, il campo in segno di protesta.

CAMPO POLIVALENTE: Realizzato tramite una richiesta di finanziamento del 2009 curata dal sottoscritto con un bando sperimentale indetto dall’allora Giunta Marrazzo denominato “Azioni per lo sviluppo socio economico degli enti locali derivate da processi di partecipazione”: a fronte di una richiesta di 300mila euro è stato concesso dalla Regione Lazio, grazie all’interessamento degli allora assessori di riferimento Francesco De Angelis e Daniele Fichera, un contributo di 100mila euro a cui sono stati aggiunti 60mila euro con mutui comunali per la realizzazione dell’impianto. Nell’estate del 2010 sono cominciati i lavori, terminati, abbastanza celermente, nel novembre dello stesso anno. Il completamento dell’iter burocratico invece, con le varie autorizzazioni degli organismi competenti, si è concluso un anno dopo, ovvero Novembre 2011. In questo anno di tempo sono stati realizzati anche i lavori di completamento e degli spazi esterni. Verso Settembre, visto che si intravedeva, finalmente, il termine dei lavori, la società Fontana Liri Volley, che consente ad oltre cento giovani appassionati di pallavolo di praticare e seguire questo sport, ha cominciato ad interessarsi per l’ottenimento della gestione della struttura. Contestualmente, chiedeva al comitato provinciale FIPAV lo svolgimento delle partite casalinghe sui campi di gare avversari, ottenendo questa deroga ma solo fino a Febbraio. Mese che è impietosamente arrivato senza però che la vicenda fosse risolta. Struttura ancora ferma. Vista l’impossibilità di gestione e di utilizzo del pallone tensostatico, la società ha dovuto RITIRARE dai campionati l’Under 13 maschile, U16 e U. 18 femminile e la seconda divisione femminile, pagando salate multe e privando ai giocatori ed alle giocatrici la possibilità di terminare regolarmente la stagione. Va segnalato che per scongiurare questa ipotesi poche settimane fa il Presidente del comitato regionale aveva sollecitato l’amministrazione a risolvere la questione, purtroppo senza ottenere risultati. La struttura non è agibile, manca ancora l’agibilità comunale (pare per via delle porte di accesso che non sarebbero conformi). Sulla vicenda il responsabile della società FONTANA LIRI VOLLEY e PALLAVOLO CIOCIARA, Luca Zuffranieri ha dichiarato: “Dopo il danno sportivo di aver giocato tutto il girone di andata fuori casa, adesso, nonostante le ripetute promesse da parte degli amministratori, è giunta questa beffa che ci ha costretti, con estremo dispiacere della società e dei giocatori, ad interrompere i campionati in corso, ritirando le nostre squadre, provocando un danno economico e d’immagine molto rilevante. In questo periodo abbiamo cercato di esaudire tutte le richieste del comune, dall’autorizzazione dell’utilizzo degli spogliatoi esistenti alla polizza assicurativa per la struttura fino a 250mila euro di danni, ma non è bastato. Mi chiedo come mai tutti questi problemi relativi all’agibilità emergono solo ora? Perché ogni volta ci viene esposto un problema che puntualmente viene risolto e poi ne esce sempre fuori un altro?”. Per la cronaca, ad oggi prosegue solo la serie D Femminile, che gioca regolarmente al Palazzetto a Colfelice (dietro pagamento di un mensile) mentre riguardo alle altre squadre c’è chi continua ad allenarsi presso la palestra delle scuole medie ma solo per pura passione poiché le loro compagini sono ufficialmente ritirate.

IN DEFINITIVA: La nostra denuncia non vuole rimanere pura critica, o puntare l’indice contro questo o quell’amministratore, né limitarsi ad informare l’opinione pubblica. Dando risalto a queste vicende vogliamo spronare l’amministrazione a risolvere tali problematiche perché particolarmente sentite dai giovani e per questo sarebbe importante consegnare il prima possibile le due strutture.

Gianpio Sarracco (Segretario del Circolo del PD)

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