Conoscere è necessario, alle scuole medie incontro su Auschwitz

Il Comune di Fontana Liri in collaborazione con l’Istituto Comprensivo M.T. Cicerone organizza nell’ambito del progetto “Memoria”, l’incontro con il Signor Samuel Modiano reduce dal campo di concentramento di Auschwitz. Mercoledì 5 Dicembre, ore 11,00, Scuola Media di Fontana Liri. Una iniziativa davvero lodevole, promossa dal Comune di Fontana Liri, in particolare dal delegato alla pubblica istruzione Pierluigi Bianchi, in collaborazione con l’assessorato ai servizi sociali diretto da Rodolfo Battista e con il Preside dell’istituto comprensivo Dino Giovannone. “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario” diceva Primo Levi. Samuel Modiano è uno dei pochissimi sopravvissuti del lager di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Uno degli ultimi testimoni di un dramma umano e psicologico che le giovani generazioni hanno il dovere di conoscere per riflettere e valutare sul perché la crudeltà possa impadronirsi dell’animo umano al punto da ledere fisicamente e moralmente il proprio prossimo. Modiano è uno dei pochi superstiti dei campi di sterminio, la sua testimonianza, fondamentale da tramandare alle giovani generazioni, è stata anche trasmessa, prima degli Europei di Calcio, il 6 giugno su Rai Sport.

LA STORIA DI MODIANO

Nasce a Rodi (all’epoca colonia italiana) nel 1930. Ha vissuto una vita normale fino all’arrivo delle leggi razziali promulgate da Benito Mussolini. Modiano in quell’anno frequentava la terza elementare, quando un giorno il suo maestro lo chiamò per informarlo che, essendo ebreo, doveva essere espulso dalla scuola. Tuttavia la situazione rimase stabile fino all’armistizio che l’Italia firmò con la Germania nel 1944. Dopo questa data i tedeschi invasero Rodi e prelevarono con un inganno tutti gli ebrei presenti sull’isola, li caricarono su navi bestiame in condizioni disumane. Il viaggio durò da Rodi fino al Pireo: lì vennero caricati sui treni nazisti diretti verso Auschwitz.[1] Appena arrivati nel campo gli uomini vennero separati dalle donne e Modiano rimase solo con il suo papà. Dopo ci fu la selezione capeggiata dal medico di Auschwitz Josef Mengele che con un dito che muoveva a destra o a sinistra decideva la vita o la morte di chi aveva di fronte. Nei mesi successivi Sami Modiano perse sua sorella Lucia e anche suo padre. Nel 1945 quando i sovietici erano a poche decine di chilometri dal campo, i tedeschi presero i superstiti e da Birkenau camminarono verso Auschwitz. Durante la marcia Modiano si accasciò a terra senza forze, aspettando che un soldato tedesco gli sparasse ma fu sollevato da due persone a lui estranee che lo portarono a destinazione lasciandolo su un cumulo di cadaveri per mimetizzarlo. Al suo risveglio Modiano, ormai salvo, vide una casa in lontananza e decise di andarci. Dentro trovò altri superstiti del campo fra cui conobbe Primo Levi e Piero Terracina. Il giorno dopo arrivarono i sovietici. Si dedica a far conoscere la sua esperienza ai ragazzi attraverso le scuole medie e superiori. Qualche giorno prima dell’inizio del campionato europeo di calcio, ha guidato la Nazionale italiana di calcio nel campo di concentramento-sterminio di Auschwitz insieme a Piero Terracina ed Hanna Weiss.

 

Lascia una Risposta








 Acconsento al trattamento dei miei dati personali (Regolamento 2016/679 - GDPR e d.lgs. n. 196 del 30/06/2003). Privacy Policy.

Il presente sito fa uso di cookie anche di terze parti. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie. Leggi di più

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi