Il giorno 24 novembre 2013, è giunta a Fontana Liri, accompagnata dal marito, la ricercatrice e storica inglese (ma residente in Italia) Janet Kinrade Dethick. Accompagnata dal Ten. Col. Carlo Venditti, cultore di storia locale, e dal webmaster Marco Marzilli, curatore del sito storico historimilitaria.it, ha visitato alcuni luoghi di Fontana Liri che furono interessati, nel 1943-44, agli eventi bellici, dalla presenza tedesca al passaggio degli Alleati. In particolare, ha visitato il Parco Crosby, e le zone di contrada Murrone e Monte Dolce dove Crosby era rifugiato e venne ucciso dai tedeschi. Tornerà in visita nel nostro comune per accompagnare la nipote di Crosby, Liane, ed il padre Kenneth, figlio di Crosby, che dovrebbero venire a Fontana Liri a Febbraio del 2014. Nei giorni antecedenti alla visita di Detichk il Ten. Col. Carlo Venditti aveva anche svolto una ricognizione in contrada Murrone con Giovanni Patriarca, figlio del partigiano Emilio.
LA STORIA DI CROSBY, A CUI IL PARCO OMONIMO DI FONTANA LIRI SUPERIORE DEVE IL NOME (a cura di Carlo Venditti)
Il 9 novembre 1942, a nord-ovest di Capo San Vito Siculo, nelle acque in prossimità di Marsala, mentre era in navigazione verso l’Algeria, il sommergibile italiano GRANITO, al comando del T.V. Leo SPOSITO, e del cui equipaggio faceva parte il motorista Luigi DI RIENZO (nato a Fontana Liri il 5 luglio 1920), viene affondato con tre siluri lanciati dal sommergibile inglese SARACEN. Sul SARACEN, comandato dal LT. Michael G.R. LUMBY, si trovava il Sottufficiale Telegrafista VICTOR JAMES CROSBY (nato a Portsmouth il 21 settembre 1909). Il SARACEN, tra le altre missioni, il 7 febbraio 1943 infiltra una missione composta da alcuni agenti segreti – con attrezzatura trasmittente – in Corsica (in seguito catturati). Il 14 agosto 1943 a largo di Bastia, le corvette italiane EUTERPE e MINERVA attaccano il SARACEN, costringendolo ad emergere. Alcuni membri dell’equipaggio muoiono; gli altri, dopo aver fatto affondare il sommergibile per non farlo catturare dagli italiani, si salvano e vengono fatti prigionieri.
Tra questi, CROSBY. Portato prima in Germania (forse per interrogarlo sulla missione segreta sbarcata nel febbraio precedente in Corsica, o forse nella sua qualità di telegrafista, o forse creduto un agente segreto), evade, e rocambolescamente giunge in Italia, dove viene internato a Manziana (Roma). All’armistizio dell’8.9.43 il comandante italiano del campo libera i prigionieri di guerra. Crosby, che non si unisce ad altri ex-prigionieri ma va da solo, giunge a Fontana Liri. Entrato in contatto con i partigiani fontanesi, Crosby viene ospitato in una casa isolata in contrada Murrone, con altri fuggitivi. Nella notte tra il 12 ed il 13 dicembre 1943, militari tedeschi, giunti da Arpino, rastrellano la zona. I militari Alleati fuggono nel bosco di Monte Dolce. Crosby, raggiunto dai proiettili tedeschi, muore. Sembra che sia stato seppellito ai piedi della collina dagli stessi tedeschi. Le notizie circa quei concitati momenti e quello che seguì, sono frammentarie e incerte, e ormai non verificabili per la scomparsa di ogni testimone dell’epoca. Dopo la liberazione del paese (29.5.44), a Crosby viene dedicato in Fontana Liri Superiore un parco (inaugurato alla presenza del Vescovo diocesano Fontevecchia a luglio 1944), ove viene apposta una lapide commemorativa, a cura della banda partigiana locale. Di Crosby si perdono le tracce. Non risulta sepolto al cimitero inglese di Cassino, ed è tra i circa duemila Caduti inglesi di cui non si conosce sepoltura o comunque non traslati in Inghilterra. La sua sorte è sconosciuta sia ai familiari sia all’ente statale inglese che cura le onoranze ai Caduti in guerra (Commonwealth War Graves Commission). E’ in corso di redazione a cura della Dethick un libro sul SARACEN e sul suo equipaggio, in collaborazione con la figlia di uno dei sommergibilisti. Nel quadro delle relative ricerche, sono stato contattato dalla storica inglese (residente e sposata in Italia) Janet Kinrade Dethick, che mi ha fornito copia di documenti d’archivio inglesi. Accompagnerà, a febbraio 2014, a Fontana Liri, la nipote di Crosby, Liane, ed il padre Kenneth, figlio di Crosby, che aveva 4 figli: due femmine sono morte, di un altro figlio probabilmente vivente i familiari hanno perso le tracce.