Il premier propone Mattarella e punta a costruire intorno al nome del giudice costituzionale la più ampia convergenza. Bersani: “Ce la facciamo”. Prodi: “Non voglio dividere”. “Ora tocca a noi. Oggi è l’occasione per cancellare lo smacco del 2013″. Esordisce con un appello all’unità Matteo Renzi nell’aprire l’assemblea dei grandi elettori del Pd in un centro congressi della Capitale. Il nome che il Partito democratico dovrà votare compatto è quello di Sergio Mattarella. Serve un candidato dalla schiena dritta e che sappia dire di no”, ha continuato Renzi in assemblea e ha chiarito: “Fatta la scelta non ci divertiamo però a bruciare i nomi. Perché poi non ci sarà nessun altro candidato Pd”. Subito dopo ha ufficializzato formalmente la candidatura di Mattarella. La proposta è stata approvata dall’assemblea all’unanimità: tutti i 460 grandi elettori dem hanno detto sì.