La rivolta dei cacasotto

Post su facebook di Flavio Venditti. Alzi la mano chi non ha mai detto che gli italiani sono dei pecoroni. Alzi la mano chi non ha mai detto che in Italia non funziona niente e quando va in un ufficio si rivolge fantozzianamente all’impiegato per avere ciò a cui ha diritto. Alzi la mano chi non ha mai detto che in Italia SONO (gli altri) tutti corrotti. Alzi la mano chi, sapendo di poterla far franca, non esiterebbe a rubacchiare qualsiasi cosa. Alzi la mano chi non ha mai sparlato di un vicino per salutarlo poi cordialmente. Alzi la mano chi non ha mai preferito la sicurezza alla libertà. Alzi la mano chi non ha mai cercato ripari e piccoli privilegi. Alzi la mano chi, pur avendo ragione, ha chinato il capo davanti al capufficio. Alzi la mano chi non ha mai gettato a terra, cartacce, cicche, gomme, giurando con gli amici di non averlo mai fatto. Alzi la mano chi infrange ogni giorno il codice della strada, e, colto in flagrante, inventa le scuse più assurde per non farsi multare. Alzi la mano chi, assistendo ad un’ingiustizia ai danni di una persona, anziché difenderla, fa finta di non vedere. Alzi la mano chi non ha mai chiesto una raccomandazione, un favore, un favoretto ad un amico. Alzi la mano chi dice di non sapere che un favoretto è un’ingiustizia ai danni di un altro. Alzi due mani chi non ha mai detto che siamo dei cacasotto. Ma se ce lo rinfaccia uno straniero il nostro orgoglio cresce, lievita come un panettone, e facciamo quadrato disponendoci a testuggine come le legioni di Roma. O come le pecore. Già ma chi c’è lì, lì davanti a tutti? Mi sono chiesto tante volte com’è che milioni di persone si sono affidate a due nullafacenti, che vivono coi soldi della politica, che altro non saprebbero fare, affidando loro il compito di risolvere problemi complessi come il lavoro, i rapporti con gli altri stati, le tasse, la scuola ecc ecc. Per protesta? Sì anche ma non basta. Vedete, quando un gruppo di ragazzi viene minacciato da uno forte, o da un altro gruppo, non reagisce contro l’avversario in modo fermo, unito, no, tace, sta zitto perché la maggioranza è costituita da pavidi, che alzano la voce coi deboli ma davanti a una minaccia vera si cacano sotto, e aspettano che sia il bulletto del gruppo a decidere cosa e come farlo. E il bulletto, di solito, li trascina tutti in una rissa dove ci si fa sempre male. Ecco, in Italia, si sono svegliati i cacasotto. E vogliono fare la rivoluzione. Affidandosi ai bulletti della situazione. La rivolta dei cacasotto.

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