Da Repubblica.it.

Il Covid, i Giochi e gli Europei saltati, la scomparsa dei miti Maradona e Paolo Rossi: un 2020 difficile per lo sport
di Cosimo Cito
Si chiude un anno che, a parte il lutto per due leggende del calcio, ha dovuto fare i conti con una pandemia che ha imposto situazioni totalmente imprevedibili
I conti con il Covid lo sport ha iniziato a farli a febbraio. Era il 12 quando la Fia, la federazione internazionale dell’automobile, annunciava la cancellazione del Gp di F1 di Cina, in programma a Shanghai il 19 aprile. Da Wuhan il coronavirus iniziava allora a diffondersi anche nel resto del grande paese asiatico. Era, quello, l’inizio di un terremoto epocale costato allo sport anche la celebrazione del proprio evento supremo, l’Olimpiade di Tokyo, posticipata di un anno: non era mai accaduto prima.
Dal canto suo, la F1 è riuscita comunque a costruire un suo calendario e a incoronare per la settima volta Lewis Hamilton: semaforo verde il 5 luglio in Austria, ultimo giro il 13 dicembre ad Abu Dhabi. Gp ripetuti nella stessa collocazione, circuiti storici (Imola, il Nürburgring) tornati ad ascoltare il rombo dei motori dopo anni di silenzio. Dopo un prologo dimezzato in Qatar, è slittato verso la seconda parte dell’anno anche il Motomondiale: in MotoGp arriva il trionfo inatteso di Joan Mir.
Il Covid ha iniziato a martellare in Italia dopo fine febbraio. L’8 marzo si fermano basket e volley (campionati che non riprenderanno mai), il 9 Sassuolo-Brescia è l’ultima partita della Serie A di calcio prima del lockdown. Il campionato sarebbe ripartito oltre tre mesi più tardi, il 20 giugno, e senza pubblico con Torino-Parma. Il campionato femminile invece non riparte, ma a giugno lo scudetto viene assegnato a tavolino alla Juventus, in testa alla classifica nel momento della sospensione. La Uefa rinvia di un anno l’Europeo, lasciandogli però la denominazione Euro 2020 e la soluzione “itinerante”.
A metà marzo vengono cancellate le finali di Coppa del Mondo di sci alpino di Cortina: buon per Federica Brignone, in testa alla classifica generale in quel momento, vincitrice comunque con merito della sfera di cristallo, prima italiana di sempre. Vittoria al maschile del norvegese Aleksander Aamodt Kilde.
Anche il ciclismo si ferma e riparte: la Parigi-Nizza di metà marzo resta a lungo l’ultima gara disputata. L’Uci riscrive il calendario: si ricomincia il 1° agosto, il Tour parte il 29, e il Giro rotola a ottobre. Giovani i due vincitori, lo sloveno Pogacar e l’inglese Geoghegan Hart. Il Mondiale, inizialmente assegnato alla Svizzera, viene spostato sul circuito di Imola: iride al francese Alaphilippe. Salta la Parigi-Roubaix (si sarebbe disputata anche la prima edizione al femminile) ma dopo il Tour si corrono Liegi e Fiandre. Nel cuore di agosto, pochi giorni dopo l’assegnazione del 9° scudetto consecutivo della Juve, si completa anche la Champions League di calcio: a Lisbona arriva il trionfo del Bayern Monaco, che nei quarti, in partita unica, demolisce il Barcellona di un irriconoscibile Messi (8-2) e poi supera Lione (3-0) e Psg (1-0), con gol decisivo in finale dell’ex bianconero Coman. France Fooball decide comunque di non assegnare il Pallone d’Oro (mai successo dal 1956): l’avrebbe probabilmente meritato l’attaccante dei bavaresi Robert Lewandowski. In Europa League arriva la delusione dell’Inter, sconfitta in finale il 21 agosto a Colonia dal Siviglia (3-2).
Il tennis perde Wimbledon (si era fermato solo durante le Guerre mondiali) e la Coppa Davis, ma recupera a settembre Us Open (vincono Dominic Thiem e Naomi Osaka) e Roland Garros (Nadal, trionfo numero 13 sul rosso parigino, e la polacca Iga Swiatek). Il Sei Nazioni di rugby ha un’appendice decisiva a fine ottobre, con il trionfo finale degli inglesi. La Nba si cala nella “bolla” di Orlando ma consegna il titolo ai Lakers di LeBron James (4-2 in finale ai Miami Heat). Salta completamente la stagione delle nazionali di volley: azzurri e azzurre non giocano neppure una partita in tutto il 2020, mai accaduto. La nazionale di Mancini torna in campo a settembre e si guadagna l’accesso alla Final Four di Nations League assieme a Spagna, Francia e Belgio. Ma per il calcio è un fine anno tristissimo: tra le fine di novembre e i primi di dicembre, a poi giorni l’uno dall’altro, scompaiono due miti come Diego Armando Maradona e Paolo Rossi.