Il portale Visit Lazio e Fontana Liri

Dal portale turistico regionale VISIT LAZIOContinuiamo a ripercorrere la storia del Cinema Italiano ricordando come la Ciociaria è stata ambientazione di molteplici pellicole cinematografiche.

Nino Manfredi, anche lui nato in Ciociaria in “Straziami, ma di baci saziami” di Dino Risi, ha interpretato un barbiere di Alatri ed ha girato il suo film “Per grazia ricevuta” in parte a Fontana Liri.

E proprio Fontana Liri ha dato i natali a un’icona della storia del cinema italiano: Marcello Mastroianni, nato il 28 settembre 1924.

Fontana Liri piccolo Comune che sovrasta il fiume Liri, si trova nella zona dove si narra sorgesse l’imponente dimora di Scipione l’Africano, era conosciuto in epoca romana con il nome di “Laterium” e rientrava nell’ “ager arpinas” (territorio arpinate).

La parte più antica è collegata da una gradinata panoramica di 300 scalini in pietra con la parte inferiore che ha ospitato il Regio Polverificio dell’Esercito.

E’ considerato Paese del Cinema e della Scultura, qui è nato anche Umberto Mastroianni, scultore di fama internazionale, mentre nella Piazza principale campeggia un murales con l’effige di Marcello Mastroianni.

Ben altra fontana ha reso immortale il mito dell’attore Marcello Mastroianni: la Fontana di Trevi, simbolo del film “La dolce vita” del 1960 il capolavoro interpretato da Anita Ekberg, che tutti ricordiamo per la memorabile frase “Marcello, come here. Hurry up!”.

Nel 1962 il “Time” lo ha ha definito il divo straniero più popolare negli Stati Uniti ed è stato uno degli attori italiani più conosciuti ed amati dal pubblico internazionale.

L’incontro fortunato con Luchino Visconti e Federico Fellini si è rivelato fondamentale per la sua carriera di attore, durante la quale ha interpretato i ruoli più svariati ricevendo moltissimi premi e nomination, senza abbandonare mai del tutto il teatro.

Insieme a Sophia Loren, Marcello Mastroianni ha formato una tra le più belle e affiatate coppie del cinema italiano che abbiamo visto in “Una giornata particolare” di Ettore Scola, in “Peccato che sia una canaglia” diretto da Alessandro Blasetti, tratto dal racconto “Il fanatico” di Alberto Moravia.

Marcello Mastroianni ogni volta ci ha regalato eccellenti interpretazioni nei moltissimi film come: “Un tram che si chiama desiderio“, “Oci Ciornie” di Nikita Mikhalkov, “Un, due, tre, stella!” di Bertrand Blier, “La vedova americana” di Beeban Kidron, “Verso sera” di Francesca Archibugi, “Splendor” nel quale interpretò il proprietario di un cinema di Arpino (città di origine della sua famiglia), “Dramma della Gelosia” nel quale ha recitato con Monica Vitti e Giancarlo Giannini.

Il Lazio non smette di sorprenderci e di lasciarci scoprire la sua cultura e le sue tradizioni che si rispecchiano nel cinema.

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