Post di Luciano Duro, già Sindaco di Isola del Liri.
Si affannano i politici, corrono da una parte all’altra dello stivale, presentano la cura per guarire i mali della nazione, i sondaggi dicono che forse la destra vincerà, ma io non ho questa certezza, troppi gli indecisi e alto l’astensionismo, se la sinistra vorrà vincere dovrà recuperare l’astensione, quell’atteggiamento di protesta e di disinteresse, quella rinuncia a partecipare alla vita politica che essa stessa ha procurato in una parte consistente del suo elettorato. Si affrettano, il tempo non è molto e volano come falchi, da Nord a Sud, invadono le televisioni e parlano di strategie miracolose con toni pacati e voci seducenti, poi sulle piazze si scatenano, come consumati attori che cercano l’applauso e la battuta ad effetto.
Vogliono infondere certezze, ma loro stessi sanno che chiunque vincerà, nel volgere di poco dovrà rientrare nei ranghi, il prossimo governo durerà qualche mese, saranno travolti e impreparati ad affrontare lo Tsunami più distruttivo che la storia patria ricordi e che travolgerà ogni certezza, abortirà i sogni e renderà tutti più poveri e malconci. Solo degli irresponsabili potevano provocare una crisi di governo in momenti così difficili: una guerra sulla soglia dell’Europa, che rende ancora più grave una crisi economica già in atto, la vita sempre più cara, il costo delle materie prime insostenibile e sarà per ognuno difficile la vita, tante aziende in crisi e posti di lavoro in serio pericolo. Senza dimenticare la pandemia che miete oltre 100 vittime al giorno e che nessun rimedio sembra arginarla. Sarà un inverno difficile, freddo e con le piazze e le strade piene di lavoratori, ragazzi e studenti, onesti padri di famiglia a protestare e a manifestare il loro disagio.
E a fronte di questo disastro prevedibile, ma anche da tutti annunciato, per salvare il salvabile ci affideremo al solito governo tecnico ed a pagare saremo sempre noi perchè come in ogni catastrofe i poveri saranno sempre più poveri e i ricchi ancora più ricchi.
Non sono l’uccello del malaugurio, annunciatore di sventure, ma sarebbe sciocco e superficiale fingere di non vedere dietro l’angolo.