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– LA DOMENICA DELLE PALME –
Il Cristo fa il Suo ingresso nella Città Santa nel primo giorno della Settimana Santa.
Tutto si svolge in modo semplice: Egli attraversa la porta della città seduto su un asino e seguito dai Suoi discepoli.
Improvvisamente, però, quasi Egli fosse il dio di primavera in persona, la Sua presenza provoca un’esaltazione negli animi della gente; è come se il popolo venisse trascinato nell’estasi di una festa pagana di primavera.
Vengono riesumati riti primitivi dalla folla, che strappa rami di palma dagli alberi.
La palma è sempre stata, come albero, il simbolo del Sole che irradia nuova forza dal cielo primaverile ed il Suo cammino viene così ricoperto del simbolo del Sole.
E’ forse Lui l’Amico e Signore Solare promesso all’uomo come il grande re della luce?
Sarà forse rotto l’incantesimo che soffocava il significato spirituale della città di Gerusalemme, che aveva ospitato sul monte Sion uno dei più antichi santuari solari dell’umanità?
Il Cristo fa il Suo ingresso nella vecchia Gerusalemme la Domenica delle Palme, ma porta con Sè in un mondo che muore la Nuova Gerusalemme.
Il Cristo vuol far sorgere il Nuovo Sole, puro e presente nelle intime profondità della terra e dell’uomo: questa è la strada che porta dalla Domenica delle Palme alla Domenica di Pasqua, dal vecchio al Nuovo Sole.
Un entusiasmo esclusivamente naturale è frutto solo del corpo e tocca solo per brevi istanti il livello dello Spirito.
Il vero entusiasmo, quello che non passa rapidamente da “Osanna” a “Crocifiggi” non sale dal basso verso l’alto, ma scende dall’alto verso il basso.
Il vero entusiasmo nasce quando lo Spirito penetra nella natura umana, quando la scintilla spirituale si incarna e si realizza nel mondo terreno.
Emil Bock
I Tre Anni
Edizioni Arcobaleno
Nota:
Il simbolo della Domenica delle Palme da noi è il ramo d’ulivo.
Emil Bock parla di questa pianta dicendo:
“L’ulivo rappresenta quei processi terreni che trasformano l’elemento morto in uno vivente.
Non è certo una coincidenza che il paesaggio intorno al Golgota fosse legato così intimamente e poi potentemente all’ulivo e al suo segreto.
Anche i viaggi intrapresi da Paolo sono sempre in zone dove cresce l’ulivo”.
Nella foto:
Giotto
L’ingresso a Gerusalemme (1304/1306)
Affresco (200×185 cm)